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Politica & Istituzioni

Due leggi per l’autonomia

Il 18 luglio, nel corso del Consiglio dei ministri, il governo ha approvato due disegni di legge in materia di handicap, su proposta della ministra dalla solidarietà sociale Livia Turco

di Redazione

Il 18 luglio, nel corso del Consiglio dei ministri, il governo ha approvato due disegni di legge in materia di handicap, su proposta della ministra dalla solidarietà sociale Livia Turco. Il primo prevede l?istituzione dell?amministratore di sostegno, per quanti, malati psichici, o anziani, si trovano nell?impossibilità di curare da soli i propri interessi. Il secondo, a integrazione della legge quadro 104 del 1992, prevede che regioni e enti locali istituiscano servizi di sostegno a favore degli handicappati gravissimi, e per i soggetti con limitazioni permanenti dell?autonomia. Attualmente il codice civile consente due soluzioni normative per i problemi di quanti si trovino nell?impossibilità di curare da sé i propri interessi. Si tratta dell? ?interdizione? e dell? ?inabilitazione?. Entrambe queste soluzioni però presentano degli inconvenienti: l?interdizione è troppo punitiva, e pensata più per tutelare gli interessi della famiglia dell?incapace che quelli suoi propri. L?inabilitazione invece, che esplica effetti solo negli atti di straordinaria amministrazione, lascia molti problemi irrisolti. Per queste ragioni un disegno di legge del governo mira a introdurre un terzo istituto: l?istituto dell?amministratore di sostegno. L?obbiettivo è doppio: dare una soluzione efficace e rapida ai problemi gestionali di malati psichici anziani, e però contrarre al minimo i loro diritti. L’amministratore di sostegno sarà nominato dal giudice tutelare (preferibilmente si tratterà di un familiare stretto), e potrà compiere solo gli atti tassativamente indicati nel provvedimento di nomina. Anche l?altro disegno di legge è di grande importanza: prevede che regioni ed enti locali istituiscano servizi aggiuntivi rispetto a quelli già esistenti sul territorio, a favore di handicappati gravissimi e di soggetti adulti con permanente limitazione dell?autonomia personale. Il provvedimento mira ad evitare ai primi ricoveri ingiustificati fornendo un sostegno adeguato alle famiglie. E conta di attribuire ai secondi il diritto a una vita autonoma, tramite programmi di aiuto.


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