Non profit

E anche sull’occupazione il terzo settore batte l’economia for profit

di Redazione

«Mai come in questo periodo di recessione, il non profit ha dimostrato la sua importanza per l’equilibrio socio-economico del Paese». È questa la conclusione a cui è giunto Holding the fort: non profit employment during a decade of turmoil, uno studio della Johns Hopkins University sull’andamento del terzo settore statunitense che ha rassicurato, in tempi di crisi profonda, almeno i lavoratori del non profit americano. Secondo la ricerca, infatti, per loro le notizie sono più che buone: nei primi dieci anni del nuovo millennio negli Stati Uniti, il non profit ha creato più posti di lavoro del profit.
Lo studio ha analizzato i trend di crescita considerando il decennio 2000-2010, in cui il non profit statunitense ha aumentato il tasso di occupazione del 2,1%. Il dato risulta particolarmente interessante se paragonato al risultato del profit che, nello stesso periodo, ha registrato invece una diminuzione del tasso di occupazione del 6% annuo.
I risultati della ricerca confermano l’entità enorme di lavoratori attivi nel non profit statunitense che risulta al terzo posto per occupazione della forza lavoro nel Paese, impiegando circa 10,7 milioni di persone.
Il non profit inoltre costituisce il 10,1% dell’impiego nel settore privato nazionale, una percentuale che ricopre un ruolo determinante nelle aree dell’istruzione, dell’assistenza sociale e della sanità, corrispondenti all’87% dell’impiego nel non profit americano.
Durante il decennio preso in considerazione dalla ricerca, la crescita dell’impiego è risultata consistente soprattutto nell’assistenza sanitaria ambulatoriale che, in media, ha registrato un incremento del 4% annuo.
I fondi stanziati dal governo a favore dei servizi alle persone durante la recessione hanno offerto un supporto significativo al terzo settore statunitense ma, secondo la ricerca, la ragione principale del successo del non profit sarebbe da attribuire alle aree di azione in cui operano le organizzazioni, ovvero i servizi alle persone.
Mentre il 91% degli impieghi legati al profit è concentrato in settori duramente colpiti dalla crisi, come l’industria manifatturiera e i trasporti, l’invecchiamento della popolazione, l’aumento della presenza femminile nella forza lavoro e la necessità di offrire un sostegno ai cittadini durante la crisi hanno contribuito ad incrementare la domanda di servizi, decretando la crescita del terzo settore statunitense.

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