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Economia & Impresa sociale 

E Bill disse: «Il debito mi riguarda»

Jubilee 2000

di A. Capannini

Dai potenti della terra sembra arrivare qualche segnale concreto nella direzione della riduzione del debito del paesi poveri. Gli ultimi due a essersi pronunciati a favore di questo progetto sono stati il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton e il governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio. Il presidente Clinton ha pronunciato uno dei suoi discorsi più vibranti il 30 settembre scorso, annunciando di essere favorevole alla cancellazione totale dei crediti degli Usa nei confronti dei paesi poveri, a patto che le risorse liberate vengano usate per venire incontro alle necessità umane essenziali. «La cancellazione del debito è un imperativo morale ed economico» ha detto Clinton. «E per me personalmente, una priorità assoluta». Una posizione che amplifica l’accordo dei G7 raggiunto in giugno, che prevedeva soltanto una riduzione del 90% del debito e non la sua completa cancellazione. Anche il governatore della Banca d’Italia Fazio ha dichiarato di sostenere la proposta di azzeramento del debito, una posizione che Fazio aveva già espresso nel ‘98 durante il secondo Forum internazionale sul debito. La parole del governatore hanno spinto Sdebitarsi, l’omologo italiano della campagna internazionale Jubilee 2000, a chiedere ancora una volta il disegno di legge di cancellazione dei crediti italiani atteso ormai da tempo. A Sdebitarsi hanno aderito finora mezzo milione di italiani (10 milioni invece le firme nel mondo); per dare il proprio sostegno è possibile contattare Sdebitarsi presso Movimondo, tel. 06.57300330, e-mail molisv.movimondo@flashnet.it, sito Internetwww.movimondo.org


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