Non profit
È corsa all’Isee
Gli sportelli Caf sotto assedio da chi vuole mettersi in regola per la Social Card. Lo dicono le Acli
di Redazione

A 24 ore dall’annuncio “ufficiale” da parte del governo dei requisiti per l’assegnazione della social card, con l’arrivo nelle case degli italiani delle prime lettere dei ministeri dell’Economia e del Lavoro, è partita la corsa all’Isee, l’indicatore della situazione economica familiare, che deve attestare un reddito complessivo inferiore ai 6000 euro come primo requisito per l’accesso alla “carta acquisti”.
Agli sportelli del Caf Acli in tutta Italia, tantissime telefonate e 1600 pratiche Isee nella sola giornata di giovedì, con un aumento del 40% rispetto ai numeri del giorno precedente. Il 60% dei moduli Isee compilati soddisfa il requisito del reddito (rimane cioè sotto la soglia dei 6000 euro) ma oltre la metà di questi (52%) resta comunque fuori dalla partita della social card perché non soddisfa i requisiti dell’età: o i richiedenti hanno meno di 65 anni o hanno figli con più di tre anni. Complessivamente, meno di una dichiarazione Isee su 5, tra quelle compilate ieri nei Caf Acli in tutta Italia, riconosceva i requisiti di reddito e di età necessari per “tentare” di ottenere la carta acquisti del governo.
Gli operatori di sportello dei Caf acli, in particolare nelle sedi più periferiche, raccontano la «delusione» degli anziani che erano convinti di potere accedere al sussidio e la «rassegnazione» degli stranieri regolarmente residenti che scoprono di non poter chiedere la “carta” perché non italiani.
«Da parte nostra» afferma il direttore nazionale del Caf Acli, Paolo Conti «assicuriamo come sempre la massima disponibilità e assistenza alle persone che verranno a chiedere in questi giorni la compilazione del modello Isee e di tutta la modulisitica necessaria per inoltrare correttamente la pratica agli uffici postali».
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