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E ora si cambi la legge del 1971
È entrato in vigore il primo marzo il nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro domestico
di Redazione
È entrato in vigore il primo marzo il nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro domestico. Scaduto nel marzo 2005, dopo due anni di trattative, è stato firmato al ministero del Lavoro alla presenza del ministro Ferrero.
Sono oltre un milione gli addetti/e interessati al nuovo contratto e altrettante le famiglie. Le nuove classificazioni (su otto livelli) recepiscono i mutamenti professionali distinti dalla riorganizzazione delle mansioni di gestione e organizzazione del lavoro domestico. Oltre l?aspetto salariale, viene riconosciuta e incentivata la formazione professionale delle ?assistenti familiari?. Pina Brustolin, responsabile nazionale Acli Colf sottolinea che l?istituzione di una specifica Cassa malattia presso l?Inps con oneri a carico delle parti (famiglia/lavoratrice) rappresenta una parziale soluzione alla lacuna legislativa che esclude i lavoratori domestici da questo diritto. Anche per questo si chiede di riscrivere la legge 1403/71 che determina discriminazioni di carattere previdenziale che sono corrisposte in forma ridotta per effetto della contribuzione convenzionale.
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