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E se i graffiti fossero comprensibili?

“Tag clouds” è l’ultima trovata di Mathieu Tremblin, artista visivo francese, originario di Le Mans, classe 1980. I “tag clouds” sono un nuvola di parole, sono la traduzione, o meglio la decifrazione, dei “tag”, le sigle e le firme, opera di giovani, che da sempre si considera “imbrattino” i muri, le porte e le serrande dei negozi delle nostre città

di Francesco Crippa

Quante volte si è sentito qualucno al bar, o qualche persona più o meno anziana inveire contro i writer? Parole come “imbrattare”, “scarabocchi” e “vandali” sono le più usate. Eppure spesso il problema è la chiave d'accesso. non sempre infatti le tags, “le firme” in gergo, sono comprensibili.

Per questo nasce “Tag clouds”. L’ultima trovata di Mathieu Tremblin, artista visivo francese, originario di Le Mans, classe 1980. I “tag clouds” sono un nuvola di parole, sono la traduzione, o meglio la decifrazione, dei “tag”, le sigle e le firme, opera di giovani writer, che fino ad oggi si è sempre considerato imbrattassero i muri, le porte e le serrande dei negozi delle nostre città. Da oggi invece, grazie alla traduzione di Tremblin, quegli scarabocchi acquistano un senso e forse anche una dignità. Per farlo l'artista si è armato di pennello e, dopo aver cancellato i vecchi “tag”, li ha riscritti in un font più leggibili.

Visti così, i “tag” non sembrano più degli scarabocchi insensati e antiestetici, ma si trasformano in collage di scritte, con un nuovo equilibrio, estetico e cromatico, donando personalità e colore a pareti altrimenti anonime. Una testimonianza di come gli aspiranti street artist sia animati da tutt'altro che un desiderio di deturpare e distruggere.

Non è un segreto infatti che molti degli street artist più famosi, sia italiani che internazionali, hanno cominciato le proprie carriere proprio "imbrattando” i muri delle città. Oggi però interi quartieri di Roma, Milano, Bologna e Napoli vedono come proprio unico sfogo dal grigiore di una quotidianità difficile e periferica i colori e le forme dei lavori di ragazzi come Agostino Iacurci, Aris, Br1, Alicé e molti altri.

Ragazzi che oggi vendono opere, propongono personali e mostre da New York e Berlino e sono considerati artisti a tutto tondo. Quasi tutti hanno comicniato dai muri delle nostre case, spesso prendendosi le nostre maledizioni. Grazie al lavoro Mathieu Tremblin forse da oggi potremmo cominciare a renderci conto di cosa in realtà sia disegnato sui muri che ci circondano.


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