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Ecco dove sono banditi

Il divieto di indossare Burqa e Niqab nelle scuole è in vigore anche in alcuni paesi musulmani

di Redazione

Tollerati per strada, sempre meno accettati nelle scuole. Burqa e Niqab devono fare i conti con una moltitudine di divieti in molti Paesi del mondo nei luoghi pubblici, e in particolare nelle scuole e università. L’ultimo Paese in ordine di tempo a emanare questo genere di divieto, che per ora riguarda solo gli atenei e gli istituti legati ad al-Azhar (ma che presto si estenderà a tutte le università statali), è stato l’Egitto dove ha fatto scalpore l’intervento dello sceicco Muhammad Tantawi, che si è esposto in prima persona contro quello che lui stesso ha definito “una tradizione lontana dall’Islam“. A vietare l’uso del niqab nelle scuole sono anche altri Paesi di tradizione musulmana, come la Turchia e la Tunisia. Lo scorso anno anche le autorità marocchine avevano annunciato di non ammettere donne completamente velate nei luoghi pubblici prendendo spunto dal dibattito sorto in Francia. Fuori dal mondo islamico il velo integrale è già proibito a scuola da diversi anni anche se non in tutti i Paesi occidentali esistono regole comuni su questo punto. Negli Stati Uniti, ad esempio, ci sono alcuni stati, come la Georgia, dove è vietato indossare il niqab nei luoghi pubblici, mentre in Florida è vietato solo mettere sulla patente una foto con il velo integrale. In Canada, invece, solo il Quebec lo ha proibito, mentre in Europa molti Paesi, come l’Olanda e la Gran Bretagna ne vietano l’uso nelle scuole pubbliche, ma lo permettono in tribunale. Ultimo caso, quello della Spagna dove non è possibile testimoniare con il volto coperto: infatti, lo scorso 28 settembre una donna musulmana velata ha accettato di presentarsi davanti al giudice a viso scoperto. Si tratta di una testimone impegnata in un processo anti-terrorismo a Madrid che la settimana prima si era rifiutata di alzare il burqa in aula.

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