Dopo Francesco
Ecco Leone XIV, un papa che parlerà (anche) di clima
Dalle prime schede biografiche del nuovo pontefice, emerge una spiccata sensibilità per i temi del cambiamento climatico. Da affrontare, disse in un seminario di novembre 2024 sulla "Laudato Si'", con gli strumenti della Dottrina sociale e sottolineando come fosse «l’ora di passare dalle parole ai fatti»

Eletto stasera al soglio di Pietro, Robert Francis Prevost, nativo di Chicago, 70 anni il prossimo settembre, è un religioso agostiniano. Ha preso il nome di Leone XIV. Prevost ha guidato sin qui il Dicastero dei vescovi e ha presieduto la Pontificia commissione per l’America Latina.
Leone XIV sarà il papa che guiderà i cattolici a un maggior impegno sui temi del cambiamento climatico? Se lo chiedono in molti, nel mondo ambientalista e della sostenibilità, imbattendosi nelle prime schede biografiche che riguardano il nuovo pontefice Robert Francis Prevost, in queste ore.
La voce del prefetto del Dicastero dei vescovi era infatti risuonata in un convegno romano, ospitato dalle ambasciate cubana, boliviana e venezuelana, proprio sui temi del cambiamento climatico, il 29 novembre scorso.
Un seminario dal titolo: «Addressing the problems of the Environmental crisis in light of Laudato si’ and Laudato Deum, experiences in Latin America», vale a dire, più o meno, «Occuparsi dei problemi della crisi ambientale alla luce della Laudato Si’ e Laudato Deum, esperienze in America Latina».
Sul clima, «passare dalle parole ai fatti»
Intervenendo proprio come presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina, Prevost aveva detto che era «l’ora di passare dalle parole ai fatti» in tema di lotta al cambiamento climatico, affermando che la risposta alla sfida necessaria doveva «basarsi sulla Dottrina sociale della Chiesa».
Un riferimento quest’ultimo, che spiega anche la scelta di un nome, Leone XIV, in continuità col papa della Rerum Novarum, Leone XIII, il pontefice della Dottrina sociale appunto.
«Dominare la natura non tiranneggiarla»
Ma tornando al convegno di fine 2024, il futuro papa Prevost disse, fra l’altro, in quell’occasione: «”Il dominio sulla natura” – il compito che Dio ha affidato all’umanità – non dovrebbe diventare “tirannico”. Deve essere un “rapporto di reciprocità” con l’ambiente». In quell’occasione, il futuro pontefice aveva messo in guardia «dalle conseguenze “dannose” dello sviluppo tecnologico e ribadito l’impegno della Santa Sede per la tutela dell’ambiente, citando esempi come l’installazione di pannelli solari da parte del Vaticano e il passaggio ai veicoli elettrici».
Nella foto di apertura di Cecilia Fabiano per LaPresse, Leone XIV si affaccia al balcone di San Pietro.
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