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ELUANA. Fiaccolata della papa giovanni a Roma
Partirà alle 17 di martedì 16 dicembre da Montecitorio
di Redazione
L’associazione fondata da don Benzi segue da tempo il caso della ragazzi in stato vegetativo da 16 anni e pora propone una manifestazione pubblica per martedì. Pubblichiamo il comunicato dell’associazione
Sono passati diversi giorni dalla terribile sentenza di morte della nostra sorella Eluana Englaro. Ma il tempo che è trascorso non ha attutito lo smarrimento delle coscienze bensì ha alimentato riflessioni, convincimenti sulle gravi conseguenze che l’esecuzione della condanna comportano.
Il nostro pensiero va prima di tutto al mondo giovanile continuamente insidiato da una cultura di morte estremamente diffusa, a ciò si aggiunga il fatto che il dramma di Eluana dibattuto dai media e non sempre affrontato con la dovuta sensibilità, è diventato un argomento che rischia di banalizzare il senso più autentico della vita e della morte.
Il rispetto della sacralità della vita è una conquista della civiltà e del riscatto dell’uomo dalle barbarie e come tale non si coniuga solo con degli assunti religiosi ma è espressione del rispetto con cui dobbiamo guardare alla libertà del prossimo indipendentemente dalla sua cultura ed etnia.
La morte di Eluana potrebbe diventare una specie di spartiacque tra la cultura di un mondo alimentata e vivificata dai profondi valori e quella del “nuovo” mondo post-industrializzato che vede venir meno orizzonti, prospettive certe, lumi di speranze.
Per sottolineare ancora una volta l’abominio di questa condanna a morte e contro la quale si sono espressi medici, pensatori laici, intellettuali, noi dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, che mai abbiamo cessato di pregare per la vita di Eluana abbiamo scelto di promuovere una manifestazione pubblica con fiaccolata: “LASCIATECI VIVERE! per dare voce a chi non ha voce” che avrà luogo a Roma davanti a Montecitorio il 16 dicembre alle ore 17,00, nella viva speranza che le nostre luci possano illuminare le coscienze di coloro che si sono espressi per la morte.
Ci rivolgiamo soprattutto a coloro che hanno il potere istituzionale di revocare (sospendere) questa sentenza, anche nella consapevolezza che le continue conquiste della medicina potrebbero aprire nuove frontiere per la soluzione di queste gravi patologie.
Per aderire all’iniziativa: www.apg23.org
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