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Emergenza carceri, l’Osapp: via i vertici del Dap

L'attacco del segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria visto il sovraffollamento: 53mila detenuti, di cui 20mila stranieri

di Chiara Sirna

Denunciano “inefficienza”, una situazione al collasso, l’ennesima emergenza sovraffollamento e chiedono le teste dei vertici competenti. E’ duro e senza mezzi termini l’attacco sferrato dal sindacato di polizia penitenziaria contro gli alti dirigenti del Dap. “All’alba di una situazione critica che si sta trasformando sempre piu’ in tragedia, anche se nessuno se n’accorge, con piu’ di 53.000 detenuti in cella, di cui quasi 20.000 stranieri, ci domandiamo quali sono i motivi per tenere ancora in vita gli attuali vertici dell’Amministrazione Penitenziaria”.
Sono parole di denuncia quelle di Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp, che lancia l’ennesimo allarme sovraffollamento. “Ci domandiamo se non sia il caso di applicare in modo rigido le regole dello spoil system, soprattutto per un settore cosi’ delicato come quello delle carceri – incalza – A questo si aggiungono, anche, e ci rivolgiamo direttamente al Ministro Alfano, 10 ragioni specifiche che caratterizzano la gestione del Dipartimento, e degli istituti penitenziari, come lo e’ stata in questi ultimi due anni”.
Tra le emergenze di un sistema al collasso Beneduci ne indica alcune prioritarie: in particolare il boom di clandestini, la mancata differenziazione dei detenuti negli istituti in base alla gravita’ dei reati, e quindi la mancata attuazione dei cosiddetti ”circuiti penitenziari”, la totale assenza di misure di sicurezza per il personale di Polizia all’interno delle sezioni, riferito al numero di detenuti per ogni agente impiegato.


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