Cultura

Emergenza casa, domani il documento dei sindacati

Epifani, Pezzotta e Angeletti scrivono a Berlusconi: indifferenza in questi anni verso nostre proposte

di Redazione

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti hanno scritto ieri una lettera al Presidente del Consiglio, On. Silvio Berlusconi sull?emergenza casa.
Si ricorda che domani, giovedì 17 novembre 2005, alle ore 11 presso la Cgil (Corso Italia 25, Sala Santi) i segretari confederali di Cgil, Cisl, Paola Agnello Modica, Renzo Bellini, ed il segretario generale aggiunto della Uil, Adriano Musi, presenteranno il documento predisposto dalle organizzazioni sindacali sull?emergenza casa, tema sul quale da tempo sollecitano una politica ed un intervento serio.

Segue il testo della lettera inviata da Epifani, Pezzotta e Angeletti a Berlusconi.
Egregio Presidente,
abbiamo appreso con soddisfazione il suo interesse ad intervenire a sostegno delle famiglie che necessitano di un alloggio, ma purtroppo le Sue parole, ad oggi, non trovano alcun riscontro nei provvedimenti governativi e, anzi, fanno seguito ad anni di totale assenza del suo Governo sul problema.
Riteniamo opportuno farLe notare la indisponibilità dimostrata dal Suo Governo nel convocare la Conferenza Nazionale sulla casa da noi richiesta, insieme agli operatori sociali del settore e alle Istituzioni Regionali e Locali e l?indifferenza verso le proposte costruttive, credibili e attuabili che il Sindacato unitariamente da anni avanza.
Apprendiamo, da quanto riportato dalla stampa, che la Sua intenzione è di dare la possibilità alle famiglie in difficoltà di acquistare una abitazione. Riteniamo che l?aspirazione alla proprietà sia legittima e opportuna quando economicamente percorribile, ma nel contempo le facciamo notare che nel nostro Paese esiste un rapporto anomalo fra proprietà e affitto e che un intervento indirizzato ai maggiori bisogni è obbligatorio che passi attraverso una proposta che privilegi l?affitto.
Un problema così grave come quello dell?abitare non può attendere risposte di lungo periodo o, peggio, essere strumentalizzato a fini di parte con proposte estemporanee, ma richiede misure positive e concrete nell?immediato, prima che la legge Finanziaria sia definitivamente approvata.
Già nella Finanziaria in discussione è possibile prevedere provvedimenti mirati a favorire l?accesso alla casa per le fasce sociali più deboli. In primo luogo maggiori risorse per il Fondo Sociale per affrontare il caro-affitti e l?emergenza sfratti, la modifica della 431/?98 per rafforzare il canale contrattato rispetto a quello libero, il ripristino dell?Iva al 10% per le ristrutturazioni edilizie.
Troverà in allegato, per una corretta valutazione, tutte le nostre richieste – a partire da un piano per l?edilizia residenziale pubblica ed agevolata – che, come potrà verificare, affrontano la politica dell?abitare con una visione di sistema e con il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali, evitando indicazioni contraddittorie con le altre politiche sociali e del lavoro.

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