Non profit
emotrasfusi infetti:ignazio marinovince solo a metà
sangue In arrivo risarcimenti per il 14% degli aventi diritto
di Redazione
Per la prima volta, c’è un risultato certo per le persone danneggiate da trasfusioni di sangue infetto. Il Senato ha infatti approvato in via definitiva il decreto fiscale 159, che destina 150 milioni di euro per il 2007 al risarcimento a favore di talassemici, emofiliaci ed emotrasfusi occasionali danneggiati. Una ulteriore tranche di 180 milioni di euro è prevista poi per il 2008 in un emendamento all’articolo 83 della Finanziaria firmato da Ignazio Marino, già approvato dalla Commissione Affari sociali della Camera e ora in discussione alla Commissione Bilancio.
La notizia, però, è buona solo a metà. Per risarcire le 5.436 persone danneggiate contate dal ministero della Sanità, servirebbero infatti un miliardo e 800 milioni di euro. E dire che questi 5mila sono solo quelli che hanno fatto causa allo Stato, rappresentati dalle associazioni chiamate al tavolo ministeriale. «Con i 150 milioni del decreto fiscale copriremo 375 risarcimenti, con i soldi che dovrebbero arrivare dalla Finanziaria ne assicureremo altri 490», spiega Diego Righini, segretario generale del C.A.Na.Da.- Confederazione associazioni nazionali danneggiati da trapianti, trasfusioni, emofiliaci e vaccinazioni. «Arriviamo così a 775 risarcimenti, pari al 14% degli aventi diritto. Per questo noi chiediamo che in Finanziaria venga inserita la previsione di spesa anche per gli anni futuri: 180 milioni di euro per dieci anni. Tutti i 5mila danneggiati hanno diritto al risarcimento: prevedo un mare di ricorsi, finirà che i soldi non li prende nessuno».
L’impegno decennale, però, la politica non se lo vuole prendere, anche se il senatore Ignazio Marino, presidente della commissione Igiene e sanità e primo firmatario dell’emendamento, garantisce che «una volta imboccata la strada, sarà impossibile tornare indietro». Ai risarcimenti si procederà per gradi, in base a una graduatoria che combinerà gravità del danno e della situazione economica, attraverso il modello Isee. Il governo nei giorni scorsi aveva chiesto a Marino di ritirare l’emendamento, rinviando la questione al 2008. Marino, che già aveva dovuto rinunciarvi l’anno scorso, in una concitata seduta notturna del Senato, ha prima ritirato l’emendamento e poi dichiarato: «Come medico penso che quest’anno siano state dette molte parole. Credo sinceramente che debba essere dato un segno. Quindi non ritiro più il mio emendamento». Posizione mantenuta.
Un ultimo giallo riguarda la copertura finanziaria dell’emendamento. In un primo tempo si era pensato di utilizzare risorse da tagliare al 5 per mille: «Un’idea che è stata cancellata in una fase preliminarissima», spiega ora Marino. «Un’idea del ministero del Tesoro giudicata inaccettabile all’unanimità dalla commissione Bilancio del Senato. Questa misura non intacca per nulla il 5 per mille, sia chiaro. Il Senato ha approvato l’emendamento con una copertura proveniente dall’aumento del prezzo delle sigarette, una tassa che personalmente ritengo stupenda. Ora invece il testo in discussione alla Camera è stato modificato, perché il governo vuole una Finanziaria che non aumenti in alcun modo la pressione fiscale: la copertura economica grava ora sul Fondo di riserva per le spese impreviste».
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