Non profit

Entro il 2020 l’Italia vivrà un’emergenza sangue

L'allarme della Fidas su un rapporto realizzato dal Censis

di Redazione

Identikit del donatore, componenti motivazionali della donazione del sangue, associazionismo, attività: questi alcuni punti della ricerca della Fidas (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue) che, in collaborazione con il Censis, ha compiuto un’indagine accurata sulla «Donazione del sangue alla luce della evoluzione demografica del Paese». I risultati che emergono dalla ricerca non sono certo incoraggianti vista la crescente preoccupazione per il possibile calo dei donatori e per l’invecchiamento della popolazione che farà aumentare il fabbisogno di sangue. I giovani sono i protagonisti di questo studio, che permette di comprendere quale potrebbe essere lo scenario del prossimo ventennio, anche alla luce delle sfide future della sanità italiana e in particolare del sistema trasfusionale.

Se non verranno fatti gli investimenti necessari per incrementare le donazioni di sangue, entro il 2020 il Belpaese andrà incontro a una drastica riduzione nel numero di donatori e delle unità raccolte. È un quadro allarmante quello che emerge dall’indagine commissionata dalla Fidas al Censis, e presentata oggi. Immaginando costante il numero di donatori per 1.000 residenti e l’indice di donazione, infatti, la riduzione dei giovani donatori è stimabile nel 4,5%, con un -2,9% complessivo di donatori e unità di sangue raccolte.

La contrazione è destinata a pesare soprattutto sulle regioni del Mezzogiorno (-5,3%), e in particolare fra i giovani (-4,5% a livello nazionale tra i 18-28enni, -17,1% nel Sud e nelle Isole). “La fascia d’età dalla quale proviene la grande maggioranza dei donatori oggi è rappresentata, infatti, dalle persone in età compresa tra i 30 ed i 55 anni, e si tratta di una componente del corpo sociale destinata a ridursi in modo significativo nei prossimi decenni. Secondo le elaborazioni condotte dal Censis su dati Istat – ha sottolineato Carla Collicelli, vice direttore generale del Censis – i 30-55enni, che nel 2009 erano 23.343.655 (46,8% della popolazione), saranno nel 2020 quasi un milione in meno, ovvero 22.514.962 (il 43,8%), e nel 2030 si ridurranno a 19.765.468 (37,7%)”.

 «La crisi economica è un ulteriore fattore negativo – commenta Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale Fidas – L’indagine dimostra che il crescere dell’incertezza nella società può minare i fondamenti stessi della cultura della donazione di sangue. Chi in generale rimane fuori dal mondo del lavoro, non riesce a sentirsi nella posizione di poter donare».

 

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