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Evacuato il Villaggio Sos di Aleppo
I bambini e i ragazzi sono stati trasferiti nel Villaggio Sos di Qodsaya, alla periferia di Damasco. La decisione di Sos Villaggi dei Bambini presa con l'avvicinarsi degli scontri
di Redazione

Hanno dovuto andarsene. Dopo quasi due mesi di costante paura e incessanti combattimenti, aggravati da blackout regolari, dalla mancanza di carburante e dalla difficoltà negli spostamenti, i bambini del Villaggio Sos di Aleppo sono stati trasferiti al Villaggio Sos di Qodsaya, nella periferia di Damasco. Ora la capitale siriana è considerata più sicura.
Dall’inizio dei conflitti, le famiglie Sos di Aleppo non erano state ancora direttamente coinvolte, ma l’avvicinarsi degli scontri ha spinto Sos Villaggi dei Bambini a trasferire in breve tempo 61 bambini, 13 ragazze e 7 ragazzi, insieme alle loro educatrici.
«È stato molto difficile per le educatrici preparare i bambini al trasferimento. Se non si tratta di una vacanza, nessuno è felice di lasciare la propria casa» racconta Gassan Al-Shami, direttore del Villaggio Sos di Aleppo. «Ci sono volute nove ore per raggiungere Damasco, a causa dei numerosi posti di blocco istituiti sia dall'opposizione sia dall'esercito siriano. Siamo stati costretti a fare diverse deviazioni per evitare le zone più a rischio tra Aleppo e Homs e abbiamo impiegato più di due ore per percorrere un distanza di soli 48 chilometri, utile a raggiungere la strada principale tra Homs e Damasco» riferisce Gassan Al-Shami.
I bambini provenienti dal Villaggio Sos di Aleppo stanno condividendo gli spazi con i loro fratelli e sorelle del Villaggio Sos di Qodsaya, che ora è la casa per più di 125 bambini. Vanno a scuola insieme e cercano di affrontare ogni giorno la difficile situazione in cui si trovano. Le famiglie Sos di Qodsaya hanno vissuto per prime l’evacuazione e, dopo essere state ospitate alcune settimane presso l'Ufficio Regionale di Sos Villaggi dei Bambini a Damasco, sono tornate a fine agosto nelle loro case.
«Fortunatamente l’atmosfera familiare all’interno del Villaggio Sos, riesce a stemperare lo stress e la paura. Il Direttore fa tutto il possibile per assicurarsi che tutti beni di prima necessità siano disponibili e che i bambini e le educatrici non soffrano di alcun tipo di mancanza. Tutto lo staff di Damasco ha accolto con gioia i bambini e lo staff di Aleppo e hanno dato il massimo per far fronte alla situazione, continuando a lavorare per e con i bambini. Preghiamo tutti, affinché torni presto la pace e i bambini possano fare ritorno nelle loro case», afferma Rasha Muhrez dall'Ufficio regionale di Sos Villaggi dei Bambini a Damasco.
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