Non profit

Facebook, L’Aquila ha trovato 1200 amici

L'iniziativa di un volontario

di Redazione

Sono un volontario in una pubblica assistenza. E sono di L’Aquila. Ho passato i primi mesi dopo il 6 aprile ad aiutare gli altri esaurendo, oltreché le forze, anche le poche risorse economiche di cui disponevo. Ho cercato e fortunatamente trovato lavoro, anche se, ahimè, mi portava a viaggiare molto per l’Italia, quindi lontano dalla mia città. Ovunque io andassi, ogni volta che mi si chiedeva di dove fossi, alla mia risposta succedevano frasi di ogni tipo. Ho trovato solidarietà, comprensione, sgomento, purtroppo, però, anche e soprattutto poca informazione riguardo la reale situazione a L’Aquila a distanza di soli quattro mesi. Trovavo persone che addirittura credevano che fosse già tornato tutto alla normalità. Non potevo credere alle mie orecchie quando mi sentivo chiedere che cosa recriminassero gli aquilani visto che era stato sistemato tutto.
Allora ho cominciato a pubblicare su Facebook tutto quello che riguardava la mia città: notizie locali, foto, iniziative, qualunque cosa potesse rendere l’idea di come stessero realmente le cose. Ho chiesto aiuto ai volontari di tutta Italia che avevo conosciuto tra le tende e man mano vedevo crescere le richieste di amicizia da parte di persone che neanche conoscevo. Non so se realmente riuscissi a far passare il messaggio, fatto sta che in appena due mesi sono arrivato ad avere oltre 1.200 amici: questo è il mio più grande stimolo a continuare.

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