Famiglia
Fao: oggi compie 60 anni
L'agenzia per l'agricoltura e l'alimentazione dell'Onu fin dalla nascita è impegnata per l'eliminazione della fame del mondo
di Redazione
Si celebrano oggi a Roma i sessant’anni dalla creazione della Fao, l’agenzia per l’agricoltura e l’alimentazione dell’Onu, fin dalla nascita impegnata in un obiettivo mai raggiunto: l’eliminazione della fame del mondo. La Fao stima a 852 milioni le persone che nel 2002 erano malnutrite nel mondo, e lancia un allarme: le emergenze alimentari aumentano invece di diminuire, e questo nonostante gli ‘Obiettivi del Millennio’, che nel 2000 impegnavano i paesi membri dell’Onu a fare il possibile per dimezzare la fame nel mondo entro il 2015. Pareva una meta difficile, ora si sa che è impossibile. La razione alimentare media per ogni abitante del pianeta è aumentata del 23% dal 1945: ma la distribuzione delle risorse alimentari resta profondamente iniqua, e mentre l’obesità è divenuta un problema di salute pubblica nei paesi ricchi, centinaia di milioni di persone fin dalla nascita sono condannate alla fame nei paesi poveri di Africa, Asia e America latina. “In tre delle quattro regioni in via di sviluppo del mondo il numero di persone malnutrite era maggiore negli anni 2000-2002 che neglianni 1995-1997” ha recentemente ricordato il direttore generale della Fao, Jacques Diouf; la malnutrizione è responsabile “della morte di oltre cinque milioni di bambini ogni anno”. Si tratta evidentemente di un problema di distribuzione delle risorse perché, ha precisato Diouf, “un mondo libero dalla fame è possibile” a condizione che i governi dei paesi ricchi “trasformino le parole in fatti” e che le nazioni, che investono oltre 975 miliardi di dollari all’anno nel settore alimentare, aumentino la parte dei fondi destinati a combattere la malnutrizione e la povertà. nove capi di Stato, tra cui il presidente brasiliano Lula e il venezuelano Chavez, parteciperanno alla cerimonia del 60esimo, oggi a Roma. Gli Stati Uniti saranno rappresentati dal loro ambasciatore permanente alla Fao. Per i suoi 60 anni, l’organizzazione ha previsto di mettere in atto un progetto di riforma che possa consentire una migliore sfida alle minacceattuali, come lo sviluppo dell’influenza aviaria o i cambiamenti climatici. L’organizzazione, il cui budget per il 2005/2005 è di 750 milioni di dollari, intende rivedere le proprie priorità, le sue strutture centrali e delocalizzate, le sue attività e procedure di funzionamento. Un nuovo programma d’azione sarà messo a punto nei prossimi giorni e adottato nel mese di novembre durante l’assemblea generale dei paesi membri al fine di “centrare l’azione della Fao sullo sviluppo”. L’organizzazione si adopererà in modo da attribuire un ruolo maggiore all’agricoltura nell’ambito degli aiuti allo sviluppo, senza dimenticare temi di fondamentale importanza come quello dell’istruzione e della sanità. “Questi ultimi due settori sono decisamente rilevanti, ma gli esseri umani devono poter disporre di nutrimento per poter trovare un’occupazione o istruirsi”, ha commentato Diouf.
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