Non profit

Farmaco anti malaria,sviluppo in corso

Sigma Tau

di Redazione

Sigma Tau
Sede italiana: Roma
Bilancio sociale: no, Social Report
Referente Csr: non c’è

La responsabilità della ricerca. «Essere il gruppo farmaceutico che porta la scienza italiana nel mondo coniugando con equilibrio ricerca e successo del prodotto, crescita industriale e responsabilità sociale». La vision della Sigma Tau è chiara: è attraverso la ricerca scientifica (alla quale si dedicano circa 400 dipendenti) e l’elevato numero di brevetti che può svolgere la sua responsabilità sociale. Indirizzandosi anche verso malattie rare o poco “remunerative”, come la malaria che ogni anno uccide circa un milione di persone, specialmente nel Sud del mondo. Per combatterla Sigma Tau, in collaborazione con un’azienda cinese, con l’università di Oxford e con Medicine for Malaria Venture, sta sviluppando Eurartesim, nuovo farmaco che associa a un limitato numero di compresse un equilibrato rapporto fra costo e terapia.
Informazione di qualità. Ma la ricerca non basta. Serve anche una puntuale e rigorosa informazione scientifica: da qui la scelta di certificare la qualità della propria informazione secondo quanto previsto dal Codice deontologico e dalle Linee guida emanate da Farmindustria.
Dipendenti. Nei confronti degli oltre 1.500 dipendenti (la quasi totalità assunti a tempo indeterminato), la Sigma Tau ha scelto di incentivare la pratica delle pari opportunità (il 20% dei dirigenti è donna) e di realizzare una serie di interventi – dalla mensa aziendale alla flessibilità d’ingresso – tesi a migliorare la qualità di vita dei lavoratori.
Comunità. Sigma Tau sostiene molte iniziative umanitarie, in particolare nella sanità e nell’ambito socio-assistenziale. Fra le realtà supportate, l’Unicef, Emergency e Vanaprastha Italia (a favore dei bambini in Bangalore). Per quanto riguarda l’Italia, Sigma Tau sostiene, fra le altre, la Lega del Filo d’oro, l’Associazione Genitori Oncologia Pediatrica e la Fondazione Komen Italia (che promuove un programma educativo sui tumori al seno).
Fra i progetti più recenti, Arte e medicina in partnership con la Fondazione Adriano Olivetti (arte come terapia ai pazienti affetti da patologie neurologiche degenerative).

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