Famiglia
FederCultura: siamo un volano per i giovani
Nel sistema di 1.400 cooperative del settore cultura, turismo e sport trovano occupazione 14mila persone
di Redazione
«Un sistema di 1.400 cooperative che dà lavoro a 14mila persone di cui il 56% è donna e il 62% è sotto i 30 anni. Negli ultimi sei anni l’occupazione è cresciuta del 45%, mentre il 49% delle cooperative aderenti sono nate al Sud. Numeri, questi, che dimostrano come la cooperazione sia valido strumento di emancipazione socio – economica per giovani e donne, oltre che volano di sviluppo anche nelle aree più deboli del Paese».
È con questo flash socio – economico che Lanfranco Massari ha aperto l’assemblea elettiva di FederCultura Turismo Sport Confcooperative al Palazzo della Cooperazione di Roma.
«Un modello cooperativo – ha continuato Massari – che vede elevati modelli di mutualità con la partecipazione dei soci alla vita delle cooperative, dal momento che il 60% degli occupati sono soci – lavoratori e la partecipazione alle assemblee delle cooperative vede la presenza di oltre il 50% degli aventi diritto». «Il fatturato è cresciuto del 40%, il capitale sociale del 30%, il patrimonio netto del 29%, ma la vita delle nostre cooperative – ha aggiunto Massari – non è in discesa. Dobbiamo centrare due obiettivi strategici. Uno dipende da noi: crescere nella dimensione d’impresa, oltre che nella capitalizzazione e nella patrimonializzazione. Il nostro futuro dipende da questo sforzo. L’altra sfida – ha detto Massari – dipende dalle istituzioni: devono contrastare con determinazione il dumping contrattuale e la pratica del “massimo ribasso” che determinano situazioni di concorrenza sleale». «I nostri cooperatori vanno difesi, perché sono veri pionieri. Valorizzano aree interne e meno sviluppate del Paese, aggregano piccoli operatori economici in comparti di nicchia, oggi scoperti da molti e divenuti fattori potenziali di traino dell’economia. Spesso queste cooperative – ha dichiarato Massari – sono l’unica speranza di reddito e di occupazione di un territorio. Altrove rappresentano motori di sviluppo locale. Sono baluardi di democrazia economica e presìdi di coesione sociale. Faremo di tutto e staremo al loro fianco per difenderne questo ruolo». «Le istituzioni – ha concluso Massari – devono individuare nel turismo, nella cultura, nei servizi allo sport, nella valorizzazione del territorio i punti di forza delle politiche di sviluppo. Il sistema cooperativo è pronto a collaborare, perché più di altri si presta a rendere virtuosa la filiera delle opportunità delle risorse locali».
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.