Nuovi modelli
Finanziare le piccole realtà educative? La fiducia batte la burocrazia
Gĕnĕras Foundation, fondazione familiare, è stata tra i primi in Italia ad adottare la Trust-Based Philanthtopy. Lo strumento operativo di cui si è dotata è Edunauta, una piattaforma online ricca di opportunità. Tra gli obiettivi mettere in connessione le diverse esperienze: scuole, educatori, non profit e famiglie per favorire un vero cambiamento attraverso l'educazione

Troppa burocrazia, moduli infiniti, richieste standardizzate: sono alcuni degli ostacoli che incontrano le piccole realtà educative nell’ottenere finanziamenti. Spesso una missione impossibile. Eppure l’educazione è il cuore della sostenibilità e senza di essa non può esserci un cambiamento duraturo.
Ma come rendere accessibili anche alle piccole realtà i fondi necessari? Uno strumento è la Trust-Based Philanthropy: un approccio basato sulla fiducia reciproca anziché sul controllo che Gĕnĕras Foundation ha adottato, tra i primi in Italia.

«Vogliamo liberare scuole e non profit dal peso della burocrazia per far emergere le idee innovative», sottolinea Michela Calvelli (nella foto), fondatrice e presidente operativo. Gĕnĕras Foundation punta su finanziamenti accessibili partendo dall’ascolto delle esigenze reali delle organizzazioni educative del Terzo settore.
Lo strumento chiave è un Assessment Autovalutativo gratuito, creato in collaborazione con l’Istituto italiano di Valutazione, che permette a scuole e non profit che operano in questo ambito di ottenere una fotografia chiara delle proprie potenzialità e accedere a risorse economiche, accompagnamento strategico e possibilità di networking.
Edunauta, una piattaforma per esplorare la realtà
Gĕnĕras Foundation si è dotata di uno strumento operativo denominato Edunauta: si tratta di una piattaforma online che esplora e racconta realtà educative innovative e allo stesso tempo fornisce strumenti concreti come l’Edumappa (in cui trovare 2.500 realtà connesse) e 108 racconti suddivisi in 4 quattro podcast. L’obiettivo, precisa il presidente è di «mettere in connessione scuole, educatori e famiglie con le migliori pratiche educative. L’educazione può così essere accessibile, innovativa e sostenibile».

Attraverso l’Edumappa, i podcast, il blog e gli approfondimenti, Edunauta connette chi educa con esperienze ispirazionali e soluzioni educative concrete, valorizzando le realtà che stanno ridefinendo il concetto stesso di apprendimento. In questo spazio, famiglie, insegnanti, educatori e studenti possono scoprire scuole e servizi educativi alternativi, come l’educazione all’empatia, il peer learning e metodologie didattiche innovative realizzate ed applicate da scuole e organizzazioni non profit.
Premiare il potenziale di crescita
Se il tradizionale sistema di finanziamento premia le organizzazioni più strutturate, lasciando ai margini quelle emergenti che spesso sono laboratori di innovazione sociale, il modello trust-based ribalta questa logica.
«Le scuole e le organizzazioni non profit non devono dimostrare di essere perfette sulla carta per accedere ai fondi. Crediamo nel valore della loro esperienza e nel potenziale di crescita che può emergere grazie a un supporto mirato e flessibile» continua Calvelli.
«Come piccola fondazione familiare ci siamo sempre interrogati su come superare i modelli rigidi e burocratici della filantropia. Noi abbiamo cambiato questa logica offrendo un supporto non solo economico, ma anche strategico e formativo creando un dialogo costante di cui Edunauta è uno strumento».
Accompagnare una crescita condivisa
Le organizzazioni e le scuole che avranno accesso a questo eco-sistema, ogni anno, potranno avere un canale aperto con la Fondazione, grant, programmi di formazione, mentoring e networking.
Edunauta e Gĕnĕras Foundation promuovono così una visione in cui il sostegno alle scuole e alle organizzazioni non profit educative non si limiti al finanziamento, ma divenga un processo di accompagnamento e crescita condivisa.
In apertura photo by CDC on Unsplash
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