Non profit

Finanziaria e non profit. Cosa va e cosa non va

In & out/ 5 per mille, TFR, fondo Asili, fondo non autosufficienza.

di Redazione

Out

5 per mille. La misura che ha permesso a quasi il 70% dei contribuenti di ?deviare? parte delle loro tasse al non profit è stata candidamente dimenticata nella prima bozza di Finanziaria. Nelle settimane successive, dopo il coro di proteste delle realtà del non profit, sono arrivate diverse rassicurazioni da esponenti del governo. La più ?pesante? è quella del ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, che si è impegnato a presentare un emendamento per riconfermare il 5 per mille. Ma deve scontrarsi contro il muro Prodi-Padoa Schioppa.

Out

Tfr. L?accordo sul Tfr tra governo e Confindustria, che crea un ?doppio binario? tra le imprese con più di 50 dipendenti e quelle più piccole, ha totalmente escluso dalla discussione il mondo cooperativo. In particolare Confcooperative e Legacoop hanno lanciato l?allarme sul «pesante impatto che il trasferimento del Tfr al Fondo unico dell?Inps può avere sulle imprese del mondo cooperativo». È a rischio anche la tenuta patrimoniale di realtà che operano nel sociale, come le coop ad alta densità occupazionale e le associazioni con più di 50 dipendenti. Out
Fondo Asili. Parlando alla commissione Bilancio della Camera, il ministro Rosy Bindi promette 90mila posti in più negli asili nido in tre anni, dal 2007 al 2009: risultato ottenuto grazie ai 300 milioni di euro previsti a questo scopo dalla Finanziaria 2007. Tutto bene? Mica tanto: il ministro ha tenuto a precisare che per i nuovi posti negli asili nido è previsto un accordo di programma con gli enti locali e le imprese. E il privato sociale, che da anni è depositario di un know how e di iniziative eccellenti, oltre che numericamente significative, nel settore?

Out

Fondo non autosufficienza. Il Fondo viene istituito con una dotazione per il triennio pari a 450 milioni di euro (50 milioni per il 2007, e 200 milioni/anno per i due anni successivi). Importanti realtà come Anffas hanno fatto notare come le risorse appaiano assolutamente inadeguate e
soprattutto vincolate alla definizione (ancora irrealizzata) dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali.

In

Rassegne stampa. Pericolo sfiorato: il decreto legge collegato alla Finanziaria conteneva l?imposizione di una ?tassa? da versare agli editori per ogni articolo riprodotto nelle rassegne stampa cartacee e online. Un vero bavaglio informativo anche per tutte le realtà non profit che archiviano e diffondono informazioni sui settori in cui si trovano impegnate. L?articolo è stato stralciato in extremis.

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