Famiglia
Firenze, i bambini lavoratori presentano la loro banca
Il 13 aprile all'Istituto degli Innocenti di Firenze.
di Redazione
Una banca per i bambini lavoratori, gestita da e per i bambini e adolescenti lavoratori: la Bal Vikas Bank. E? questo il progetto che il prossimo 13 aprile tre delegazioni di adolescenti ed educatori provenienti da India, Afghanistan e Sri Lanka, membri del Movimento asiatico di bambini e adolescenti lavoratori, invitati in Italia dalla rete Italianats e dall?associazione Asoc per un tour di una decina di giorni, presenteranno a Firenze, nella sede dell?Istituto degli Innocenti.
L’iniziativa nasce dalla volontà delle organizzazioni promotrici di far conoscere l’esistenza di un’infanzia che, di fronte al grave disagio sociale ed economico del proprio Paese, sa costruire proposte alternative. Un’infanzia e un’adolescenza determinate a rivendicare il ruolo, anche economico, che di fatto ricoprono all’interno della società.
Il progetto della Banca dei bambini, al quale si sta interessando qui in Italia anche Banca Etica, è nato anni fa dall?esperienza indiana del Collettivo di bambini lavoratori e di strada di Delhi, Bal Mazdoor Union. Sostenuto dagli educatori e accompagnatori adulti dell?associazione Butterflies, questo collettivo, che funziona anche come sindacato che difende i bambini dai soprusi ai quali sono esposti nelle loro attività di lavoro, rappresenta una delle tante esperienze diffuse in Asia e nel mondo, dirette a promuovere la partecipazione e il protagonismo dei bambini e adolescenti
lavoratori, e che lo scorso anno a Siena si sono costituite in un Movimento Mondiale.
Contro l?abolizione indiscriminata del lavoro minorile, nei singoli paesi i Movimenti e le
organizzazioni che li appoggiano si attivano per costruire strumenti di emancipazione dalle situazioni di povertà e sfruttamento, portando soluzioni che rispondano il più possibile alle esigenze reali dei bambini e adolescenti, perché da essi stessi promosse.
Nel contesto urbano di Delhi, la vita in strada presenta mille sfaccettature di difficoltà, disagi e abusi, che impediscono spesso ai bambini che in strada vivono e lavorano, di immaginare che per loro esista un futuro. La Child Development Bank è stata voluta dagli stessi bambini organizzati nel movimento indiano, per cambiare questa mentalità diffusa, e dare a se stessi e ai propri compagni l?opportunità di crearsi una nuova speranza. Tutti i bambini, dai 6 ai 18 anni, possono oggi depositare il denaro nella banca, senza preoccuparsi di perderlo o di vederselo rubare. A partire dai 15 anni di età, i ragazzi possono chiedere un prestito per avviare attività generatrici di reddito.
La Bal Vikas Bank cerca di stimolare i bambini al risparmio e fornisce opportunità di sviluppo appoggiando i ragazzi nei loro progetti imprenditoriali attraverso forme di microcredito. Il Consiglio di amministrazione della banca è formato da ragazzi minorenni eletti dai bambini soci della banca.
Una ulteriore esperienza indiana di deposito e risparmio del denaro dei bambini, è quella rappresentata dal Mahila Development Centre, che opera nella città di Muzaffarpur nei difficili quartieri a luci rosse. Protagonisti dell’ospitalità in Italia, insieme agli indiani, sono i
membri – adulti e ragazzi – dell’associazione afghana Aschiana, che a Kabul ha aperto centri operativi dove vengono offerti servizi di vario tipo, dall’educazione alla formazione professionale, a
numerose attività rivolte alle donne e alle famiglie. La Child Development Bank si inserisce all’interno dei programmi di aiuto ai bambini lavoratori di strada, che costituisce la mission di questa organizzazione.
Sempre sul fronte dei diritti dell’infanzia e delle donne e con progetti di microcredito agisce anche il gruppo di Kantha Shakthi, in Sri Lanka, dal quale arrivano come rappresentanti altri delegati che sarà possibile incontrare il prossimo aprile a Firenze e in altre città italiane, da Vicenza a Roma, a Bologna, a Como. In Sri Lanka la Banca dei bambini ha trovato terreno fertile nell’esperienza già maturata di una banca autogestita dalle donne.
L’associazione spazia in diversi ambiti di intervento; in particolare nel programma rivolto all’infanzia e ai giovani, unisce l’attenzione alla coltivazione biologica con la necessità dei bambini e adolescenti di lavorare e di imparare a risparmiare il denaro guadagnato.
La presenza a Firenze sarà dunque un’occasione molto speciale che l’Istituto degli Innocenti ha ritenuto di appoggiare per confermare l’attenzione che da sempre rivolge a iniziative che mettono al centro l’infanzia e l’adolescenza. Oltre ai rappresentanti di organizzazioni e istituzioni, i delegati saranno coinvolti anche in esperienze di
scambio sul territorio con coetanei italiani, nel contesto scolastico e in gruppi di base. Info: www.lavoro.minori.it/newsletter/index.htm
Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?
Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it