Non profit

Focus cellule staminali cordonali

di Redazione

Manifesti e brochure informative rivolte ai genitori nei punti nascita e nei consultori di tutta Italia, e una guida per gli operatori sanitari: sono gli strumenti che Adoces – Associazione donatori cellule staminali e Fnco – Federazione nazionale collegi ostetriche hanno messo in campo per la prima iniziativa di informazione nazionale a favore della donazione del sangue cordonale. Il messaggio della campagna – intitolata «Le cellule staminali cordonali: risorsa biologica per l’intera umanità» – mira a far comprendere a tutte le mamme, italiane e immigrate, che la donazione è volontaria, anonima e gratuita e che la procedura è piuttosto facile.
Alla base dell’iniziativa c’è il fatto che oggi la donazione del cordone avviene in meno del 10% dei parti, anche se le donazioni sono in crescita: le unità rilasciate per i trapianti di cellule staminali emopoietiche nel periodo 2004-2008 e provenienti dalle donazioni di partorienti presso le banche pubbliche italiane hanno registrato infatti un costante incremento negli ultimi anni, passando dalle 66 nel 2004 alle 140 nel 2008. Ma le 20mila unità di sangue cordonale disponibili nelle banche (19 in Italia, collegate con circa 260 centri di raccolta nelle Uo di Ostetricia dove viene prelevato il sangue cordonale donato) per la donazione solidale non sono sufficienti: secondo le stime del ministero della Salute, per ottenere una copertura ottimale delle caratteristiche genetiche il numero di donazioni dovrebbe essere triplicato.
Diverse anche le associazioni, tra cui il Movi, che sostengono la diffusione dell’iniziativa: «Tra i molteplici livelli informativi a disposizione, il ginecologo, l’ostetrica, il personale della sala parto, i volontari delle associazioni occupano un ruolo cruciale nell’orientamento della scelta dei genitori», ha osservato Alice Vendramin Bandiera, referente del programma Donazione sangue cordonale dell’Adoces.

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