Filantropia

Fondazioni bancarie, dialogo su investimenti e governance

Il confronto porterà alla revisione del protocollo di intesa tra l’Associazione di fondazioni e casse di risparmio – Acri e ministero dell’Economia. In gioco, l’esigenza di fronteggiare l’evoluzione dei mercati finanziari e bilanciare le esigenze di ricambio ai vertici con la continuità

di Nicola Varcasia

Concentrazione del patrimonio e governance. È su questi due fronti che l’Associazione di fondazioni e casse di risparmio – Acri ha inviato alle associate un testo di addendum per la revisione del protocollo d’intesa con il ministero dell’Economia e delle Finanze.

Flessibilità

Quanto alla concentrazione del patrimonio, la proposta è di aggiornare i limiti agli investimenti, con l’obiettivo di rispondere meglio alle caratteristiche degli asset e all’evoluzione dei mercati finanziari. Rispetto alla governance, l’introduzione di strumenti di flessibilità per bilanciare il ricambio negli organi direttivi con la necessaria continuità strategica nel lungo periodo.

Le fondazioni sono chiamate a deliberare entro il 30 settembre il conferimento del mandato al presidente di Acri per proseguire il dialogo con il Ministero e finalizzare l’iter di revisione. In caso di approvazione, ciascuna Fondazione dovrà adeguare il proprio statuto alle nuove disposizioni previste dall’addendum.

La storia

Il protocollo, siglato nel 2015, spiega il sito di Acri, è ispirato dal comune obiettivo di contenere i rischi che gravano sulle Fondazioni per la loro natura di investitori istituzionali e, al tempo stesso, di soggetti con finalità di interesse generale.

Foto di Frederik Lower da Unsplash

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