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Forlì, le “Insolite essenze” che fan lavorare le persone fragili

Presentato il progetto dell’impresa sociale forlivese CavaRei che prevede un coffee truck, un laboratorio di saponette, percorsi di formazione e occupazione oltre a laboratori didattici. Il tutto è stato reso possibile da un’iniziativa di crowdfunding cui hanno contribuito privati cittadini, imprese e il Gruppo Intesa Sanpaolo. All’iniziativa ha collaborato Fondazione Cesvi

di Redazione

Accompagnare e sostenere persone in situazioni di disabilità o disagio mentale di Forlì e del comprensorio, nonché le rispettive famiglie, in un percorso di inserimento lavorativo consentendo loro di sperimentarsi in un eco-sistema di attività composto dal lavoro con la terra, all’attività di barista fino ad attività più creative come il laboratorio di saponette. 

Sono questi gli obiettivi del progetto “Insolite Essenze” dell’Impresa Sociale forlivese CavaRei realizzato nell’ambito del Programma Formula di Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Fondazione Cesvi presentato nei giorni scorsi.

Insolite Essenze ha anche l’obiettivo di contribuire a creare una comunità locale più inclusiva, sostenibile e capace di valorizzare le diversità partendo anche dai bambini e dalle famiglie. Il tutto attraverso il contatto con la natura e il potenziamento delle attività nella sede di San Leonardo in Schiova, struttura eco-compatibile con un centro residenziale e un laboratorio socio-occupazionale

Cosa si è fatto

I fondi raccolti – spiega una nota – hanno permesso di: acquistare “Chicchiamo”, un bar-truck per somministrare i prodotti della linea “Insolite Essenze” e il caffè, partecipare attivamente agli eventi del territorio, fornire informazioni e conoscenze in materia di inclusione lavorativa e sociale, realizzare un laboratorio per la lavorazione delle erbe aromatiche e per la produzione di saponette; avviare 13 percorsi occupazionali al giardino di San Leonardo e nell’attività di Chicchiamo, altri se ne potranno aggiungere nel laboratorio di saponette.

Inoltre, sono stati realizzati due percorsi di formazione dedicati al caffè insieme alla Torrefazione Estados Cafè che ha messo a disposizione la sua aula-demo e un proprio collaboratore per formare futuri baristi del truck, altrettanti percorsi di formazione dedicati alla conoscenza delle erbe aromatiche e alla preparazione di tisane ed estratti, in collaborazione con Erboristeria Demetra, due percorsi di formazione sulla coltivazione e cura delle erbe aromatiche, infine sono stati avviati percorsi didattico-sensoriali rivolti a bambini sulle diverse erbe e i loro usi e sulla promozione dell’inclusione sociale.

Durante la giornata, è stato presentato anche l’ampliamento del laboratorio socio-occupazionale dove si realizzeranno le saponette Insolite Essenze in collaborazione con l’azienda Gala Cosmetici.

Un momento della presentazione del progetto

«Noi di Estados siamo fieri di collaborare con realtà che sostengono le fragilità, perché dalle fragilità nascono nuove opportunità, come il lavoro e l’inclusione», dichiara Daniele Versari, ceo di Torrefazione Estados Cafè «sostenere realtà come CavaRei vuol dire soprattutto far nascere emozioni che ci fanno vivere al meglio»

Le persone coinvolte

Ad oggi il progetto ha coinvolto circa 150 bambini in età scolare, 60 persone tra i 18 ed i 50 anni con disabilità o disagio mentale e diverse aziende del territorio che a loro volta hanno contribuito a renderlo ancora più grande.  

«Grazie al contributo di Intesa Sanpaolo e alla grande competenza di Fondazione Cesvi, il progetto Insolite Essenze ha aiutato CavaRei a rafforzare una cultura diversa sul concetto di inserimento lavorativo», interviene Maurizia Squarzi, presidente di CavaRei. «È infatti un progetto capace di valorizzare e incoraggiare le competenze delle persone e rileggerle i percorso occupazionali per le persone fragili, in un’ottica nuova. Attraverso le attività di “Insolite Essenze” c’è la possibilità di formarsi e sperimentarsi in diversi ambiti: dal lavoro nei campi, agli eventi con il truck Chicchiamo, al laboratorio di saponette».

«CavaRei ha innovato le opportunità occupazionali proponendo percorsi personalizzati, accompagnati da personale educativo professionale e dalla consulenza di professionisti del settore» conclude Squarzi. «Grazie alla capacità di apertura che fa parte del Dna di CavaRei, abbiamo aumentato e consolidato le partnership generative con aziende profit. Inoltre, con la partecipazione agli eventi nelle piazze da parte di Chicchiamo, generiamo ogni volta cultura dell’inclusione».

Il crowdfunding

Il progetto è stato finanziato attraverso una raccolta fondi attiva da luglio a settembre 2022 su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. In tre mesi, sono stati raccolti oltre 100mila euro grazie alle contribuzioni di privati cittadini, imprese, della Banca e delle società del Gruppo Intesa Sanpaolo. 

«Questo progetto è importante per intercettare situazioni di fragilità nel comprensorio di Forlì, proponendo un sostegno concreti attraverso l’azione di una realtà qualificata» sottolinea Vincenzo De Marino, direttore commerciale Retail Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo.

Motore di sviluppo inclusivo

«Al centro del nostro impegno», continua De Marino «c’è la volontà di essere un motore per lo sviluppo inclusivo, che crei crescita e opportunità anche e soprattutto per i giovani. Sia attraverso l’impegno delle nostre persone sui territori, sia attraverso strumenti come la piattaforma For Funding con la quale Intesa Sanpaolo contribuisce anche con donazioni proprie, vogliamo confermare la nostra vocazione di banca attenta alle istanze sociali e alle peculiarità locali».

«Questo importante progetto ci permette di essere più incisivi, con proposte progettuali rispondenti ai bisogni territoriali su una serie di questioni che colpiscono il nostro Paese in ambito Esg. Il progetto “Insolite Essenze” è la dimostrazione che per dare una risposta rapida ed efficace alle problematiche sociali territoriali, il connubio tra i mondi non profit e profit può rappresentare una soluzione vincente in grado di portare soluzioni concrete in contesti sociali periferici complessi», aggiunge Roberto Vignola, vice direttore generale di Fondazione Cesvi.

Il truck Chicchiamo

Il racconto della “Famiglia Laghi”

«Nostra figlia Alice studia all’Istituto Alberghiero e quando ha compiuto 16 anni abbiamo iniziato a pensare al suo futuro», dichiarano Luca e Michela Laghi, genitori e volontari del truck-Chicchiamo.« Abbiamo incontrato CavaRei nel momento in cui partiva il progetto Insolite Essenze il quale prevedeva l’acquisto di un truck. Abbiamo subito pensato che quello potesse essere il progetto giusto per Alice perché portava con sé una moltitudine di effetti positivi che andavano ben al di là di quanto avevamo immaginato, per questo ci è sembrato naturale dare fin da subito il nostro contributo operativo».

«Osservare i ragazzi più esperti insegnare e accompagnare chi ha più difficoltà rende invisibile il confine tra bisogno e aiuto. Chicchiamo ha travolto l’intera nostra famiglia, compreso il fratello minore di Alice, tanto che “Famiglia Laghi” non è solo il nostro nome, ma per CavaRei è diventato il modo affettuoso di identificarci. Quando abbiamo chiesto ad Alice cose le piace del lavoro sul truck, ha prontamente risposto: – perché interagisco con le altre persone! – Abbiamo l’impressione che se altre famiglie si faranno coinvolgere nell’allegra baraonda alla quale ha dato avvio il progetto, Chicchiamo sarà solo il seme iniziale di un intero ecosistema» concludono.

In apertura i partecipanti al progetto nel giorno della presentazione ufficiale – Foto da ufficio stampa


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