Politica
Forum Terzo Settore: il Governo nasce debole
Apprezzata la nomina di Enrico Giovannini a Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ma secondo il Forum la presenza di troppi tecnici in ruoli chiave è un segnale di grande fragilità
di Redazione

La nota divulgata dal Forum del Terzo Settore:
"Il Forum Nazionale del Terzo Settore guarda con attenzione alla formazione del nuovo Governo guidato da Enrico Letta.
Accogliamo positivamente l’aver proceduto in tempi rapidi, dopo mesi di vuoto e incertezza, e lo sforzo di sintesi compiuto nella definizione della squadra di Governo, che risulta composta da figure in gran parte nuove e giovani, da amministratori locali e tecnici di elevata competenza e con un buona rappresentanza di donne. Prendiamo atto, tuttavia, che l’affidare ruoli chiave per il governo del Paese alla neutralità dei tecnici è un segnale di grande debolezza e stanchezza della politica, che non possiamo ignorare.
Apprezziamo, tra le novità di questo Governo, la nomina di Enrico Giovannini a Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. La sua conoscenza della reale situazione del Paese e la sua esperienza in materia di povertà sapranno rappresentare un buon punto di partenza per la ricostruzione e il rilancio del welfare. Apprezziamo allo stesso modo la nomina di Cécile Kyenge, donna e migrante, attenta da sempre ai temi dei diritti e della cittadinanza, a Ministro all’Integrazione, come un chiaro segnale di cambiamento.
Come Forum del Terzo Settore attendiamo il completamento della squadra di governo, con la nomina dei sottosegretari, auspicando chiarezza di ambiti e di competenze, in specie tra ministeri sovrapponibili, e aspettiamo di vedere quali saranno le priorità programmatiche indicate dal Governo, a partire dalle grandi emergenze sociali, dal lavoro, dalla riduzione delle disuguaglianze e della povertà delle famiglie che riteniamo prioritarie. Auspichiamo una politica economica che sia orientata a uno sviluppo ambientalmente sostenibile e al benessere dei cittadini e non solo al risanamento finanziario. Chiediamo inoltre che le politiche sociali e il welfare non vengano più considerate solamente un costo da tagliare nei tempi di crisi, ma diventino scelte centrali e strategiche per la promozione della crescita di cui c’è estremo bisogno, e infine che la cooperazione internazionale venga assunta come una priorità, adeguando le risorse ad una autentica politica estera di pace e sviluppo.
Ci auguriamo che l’impronta del nuovo Governo sappia trarre forza dalle parti sociali, capaci di dare un grande contributo in termini di ricostruzione di coesione, fiducia e crescita, per dare vigore e determinazione alle riforme necessarie al Paese.
Garantiamo la massima disponibilità a fare la nostra parte e ad avviare un dialogo e un confronto con il Governo su alcune urgenze che riteniamo da tempo non più rinviabili".
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