Volontariato
G8, Bettazzi: compito cristiani libertà di tutti
Il vescovo emerito di Ivrea interviene con don Enzo Mazzi e Giulio Albanese al convegno "From Global to Glocial" di S.Rossore (Pisa)
?Il prezzo della nostra libertà è la mancanza di libertà di tanti uomini e donne e il compito che spetta oggi a tutte le religioni, a cominciare dal cristianesimo, è quello di impegnarsi per una globalizzazione solidale?.
E? questo uno dei passaggi dell?intervento pronunciato a San Rossore da monsignor Luigi Bettazzi. ?Si parla di democrazia ? ha detto ancora ? ma si fa di tutto per non realizzarla. L?Onu, che già riconosce ai ?potenti? un diritto di veto, vede oggi ancora di più il boicottaggio del proprioruolo da parte dei Paesi più ricchi, attraverso, magari, il mancato pagamento delle quote?. Bettazzi ha inoltre sottolineato il cambiamento dei propri fini istituzionali da parte di organismi come la Nato (?tutela non i confini, ma gli interessi economici dei Paesi più ricchi?), del Fondo Monetario, della Banca Mondiale e del Wto, ?luoghi dove conta solo chi ha i soldi?.
?L?attuale movimento anti-globalizzazione ? ha detto don Enzo Mazzi della Comunità l?Isolotto ha una sua identità positiva e propositiva che non nasce oggi ma viene da lontano?. ?Forse ? ha aggiunto – non riusciamo a dare di noi questa immagine positiva e propositiva, un po? come le streghe e gli eretici, ma continuiamo lo stesso a dare un segno della nostra resistenza, come goccia che penetra nel tessuto della società?. Don Mazzi ha voluto citare anche un ambito concreto di impegno, che riguarda proprio la Toscana: ?Lavoriamo insieme ? ha detto – per eliminare la vergogna dei campi Rom, dove tante persone vivono in condizioni inumane. Basterebbe che ogni sindaco della Toscana, nel proprio comune, si facesse carico di inserire una famiglia. Basterebbe poco, per eliminare uno dei problemi più gravi del nostro territorio?. Nel dibattito è intervenuto anche il padre missionario Giulio Albanese. ?Anche Gesù parlava di economia ? ha detto nel suo contributo ? l?atteggiamento dei Paesi ricchi corrisponde infatti a quello del ricco Epulone, protagonista di una parabola del Vangelo, che lasciava ai poveri le briciole del proprio banchetto?.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.