Mondo

Gaza: Hamas intima Fatah alla resa

Proseguono gli scontri violentissimi tra le due fazioni in tutta la Striscia di Gaza

di Redazione

Si combatte senza sosta nella Striscia di Gaza tra fazioni militanti di Hamas e del partito laico Fatah, ambedue nel governo palestinese di unita’ nazionale. Hamas ha intensificato l’offensiva a citta’ di Gaza sul quartier generale dei servizi segreti, leali a Fatah. Almeno otto i morti questa mattina e il bilancio di quattro giorni di scontri tocca cosi’ le 55 vittime. E’ caduto nel vuoto l’appello a una tregua lanciato ieri dal primo ministro Ismail Haniyeh, esponente di Hamas; cosi’ come non ha prodotto alcun effetto la decisione del comitato centrale di Fatah di sospendere dalle funzioni i suoi sei ministri nel governo, fino a quando non sara’ concordato un cessate-il-fuoco e non si tornera’ a trattare. Il presidente palestinese Abu Mazen ha affermato che “se non cesseranno le violenze i territori andranno al collasso”. Ieri sera i miliziani di Hamas hanno portato a termine il controllo sul nord della Striscia di Gaza, dopo una cruenta battaglia intorno a una base di Fatah nella cittadina di Jabaliya. Una nota di Brigate Ezzedine al-Qassam, braccio armato di Hamas, afferma che stato assunto “il controllo di gran parte delle postazioni” dei servizi di sicurezza di Fatah nella citta’ di Gaza e che i suoi combattenti si stanno concentrando sulle altre che restano nelle mani dei rivali. Le brigate al-Qassam hanno consegnato alle forze di sicurezza palestinesi un ultimatum per deporre tutte le armi. “Le brigate Ezzedine al-Qassam inviano un appello urgente a tutti i membri dei servizi di sicurezza che ricevono armi dagli Stati Uniti, cosi’ come ai membri della fazione sediziosa all’interno di Fatah, a consegnare spontaneamente tutte le armi ai comandanti locali delle Brigate Ezzedine al-Qassam”, si legge nell’ultimatum che denuncia implicitamente i rapporti del partito laico del presidente Abu Mazen con l’amministrazione americana. “Il tempo inizia da ora e scade alle 19 di domani (le 18 in Italia, ndr). Chi si rifiutera’ sara’ considerato un ricercato dalle Brigate al-Qassam”, precisa. Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha esortato l’Europa e la comunita’ internazionale a intervenire. “Non possiamo piu’ aspettare. Servono decisioni urgenti. Sto facendo pressioni, e l’ho detto anche a Bush. Non possiamo piu’ perdere tempo”, ha detto Prodi, intervenendo in videoconferenza al primo forum per la pace in Medio Oriente organizzato a Firenze dalla Regione Toscana e rispondendo ad una domanda del capo delegazione palestinese Riad Malki, relativa a ‘cosa si puo’ fare subito per Gaza’. Il presidente ha anche esortato le parti in lotta. “Sto cercando di capire che cosa si puo’ fare per portare avanti il dialogo”.

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