Solidarietà
Gaza: l’impegno di Legacoop per i bambini della Striscia
La centrale cooperativa risponde alla chiamata di WeWorld-Gvc, ong attiva in Palestina dal 1992. Allo stesso tempo, lancia una campagna di raccolta fondi presso le proprie strutture associative di settore e territoriali. «Quanto è accaduto e continua ad accadere nella striscia di Gaza è umanamente e moralmente inaccettabile», sottolinea il presidente Simone Gamberini
di Redazione

Campi estivi con attività di socializzazione ed educazione per le bambine e i bambini della striscia di Gaza. È quanto si propone di fare Legacoop, accogliendo la proposta di WeWorld-Gvc, organizzazione non governativa attiva in Palestina dal 1992. La centrale cooperativa provvederà a coprire i costi di un campo e, allo stesso tempo, lancia una campagna di raccolta fondi presso le proprie strutture associative di settore e territoriali, insieme con i loro soci e lavoratori, invitando a versare un contributo sul conto corrente Emilbanca intestato a WeWorld Gvc, Iban IT 47 R 07072 02411 00000092736, causale Campi estivi a Gaza – Legacoop.

«Quanto è accaduto e continua ad accadere nella striscia di Gaza è umanamente e moralmente inaccettabile, e impone la necessità di un impegno condiviso, a livello internazionale, per promuovere il dialogo e definire le condizioni per una tregua», sostiene Simone Gamberini, presidente di Legacoop. «Nella tragedia umanitaria che sta sconvolgendo la popolazione, i minori sono sicuramente i più colpiti. Oltre alle sofferenze e alle deprivazioni che sono costretti a subire, tutti i bambini di Gaza rischiano di perdere la loro vita oggi e il loro futuro domani. Le condizioni estreme in cui stanno vivendo avranno anche gravissimi impatti a livello psicologico, sulle loro capacità di socializzare e di vivere in gruppo, senza dimenticare che hanno oramai perso due anni di istruzione».
Per questo motivo, Legacoop ha deciso di sostenere l’iniziativa di solidarietà di WeWorld che – oltre a continuare, pur con le chiusure imposte, a distribuire beni di prima necessità e acqua – ha deciso di ripartire, anche grazie al sostegno di una importante fondazione svedese, la Akelius Foundation, con attività di tipo educativo, attraverso l’apertura di campi estivi dedicati a bambine e bambini, nei quali verranno svolte attività di socializzazione ed educazione informale per aiutarli a colmare, almeno in parte, gli anni di scuola persi a causa del conflitto. Ogni campo estivo, della durata di un mese, permette a WeWorld di coinvolgere dai 60 ai 70 bambini, fornendo loro anche il pasto e kit scolastici.
Credits: foto Legacoop-WeWorld
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