Non profit

George Clooney organizza un Telethon per l’emergenza

L'attore americano: «Obiettivo 130 milioni di dollari»

di Gabriella Meroni

«Non sono mai stato ad Haiti, non conosco nessuno lì, è davvero l’enormità della catastrofe, le immagini che arrivano in televisione, la povertà di quel paese a colpire. Non avevo fatto un telethon dopo Katrina ma l’ho fatto per lo tsunami e per il 9-11, dopo il crollo delle torri. A un certo punto capisci che ci sono grandi catastrofi che superano tutte le altre grandi tragedie che abbiamo nel mondo». Così, in un’intervista a La Repubblica, George Clooney spiega il suo impegno per organizzare il grande telethon Usa per la tragedia di «Haiti. C’è una crisi economica che tocca tutti – prosegue l’attore – eppure di fronte a quello che è successo ad Haiti sono tutti disposti ad aiutare. È emozionante poterlo fare, anche se non so quanto saremo in grado di farlo».

Clooney sottolinea che «il nostro obiettivo è la somma raccolta per il 9-11, 130 milioni di dollari in due ore, ma quella volta era stato più facile per via dell’immediatezza della cosa e lo choc che avevamo subito personalmente tutti. Ora sarà più difficile perché la gente ha già dato tanto negli ultimi tempi ma sono certo che riusciremo a mettere insieme un bel po’ di soldi in un periodo relativamente breve di tempo». Tra gli attori che hanno risposto finora all’iniziativa, Clooney cita Tobey Maguire, Leonardo Di Caprio, Brad Pitt… «si metteranno tutti al telefono a chiamare la gente».

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