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Gianfranco Zola, “Il bello del calcio”

Al campione del Chelsea il premio internazionale Giacinto Facchetti

di Redazione

Gianfranco Zola, ”uno dei primi emigranti del pallone” e ”un campione non solo in campo”, ha ricevuto oggi il Premio Internazionale Giacinto Facchetti – Il bello del calcio. Il riconoscimento, giunto alla quinta edizione, è stato istituito da La Gazzetta dello Sport per ricordare il grande capitano dell’Inter e della Nazionale, oltre che presidente nerazzurro, scomparso il 4 settembre 2006. La giuria composta da Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto, dal direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Monti e dal presidente del Coni Gianni Petrucci, ha consegnato il premio a Zola con la seguente motivazione: ”È stato uno dei primi emigranti del pallone. Tanto da aver giocato quasi lo stesso numero di partite in Serie A e in Premier League, ma è in Inghilterra che ha davvero conquistato il cuore dei tifosi, del Chelsea e non solo”.

L’ex fantasista di Napoli, Parma e Cagliari era «dotato di straordinarie qualità tecniche, implacabile sui calci di punizione, amatissimo dai suoi giocatori quando è diventato allenatore. Un campione non solo in campo: mai sopra le righe, anche quando, forse, avrebbe avuto ragione di alzare i toni». «Gli inglesi – si legge nella motivazione – lo hanno battezzato Trick Box, la scatola magica, ma, pur essendo un mago, non ha mai usato trucchi. Perciò è il giusto destinatario del premio internazionale Il Bello del Calcio intitolato a Giacinto Facchetti. La regina Elisabetta lo ha insignito dell’onorificenza di ufficiale dell’ordine dell’Impero Britannico. Però non è solo per questo che possiamo definire Gianfranco Zola un gentiluomo».

La premiazione si è svolta in Sala Buzzati, presso la sede de La Gazzetta dello Sport. A Zola sono stati consegnati una scultura in bronzo di Stefano Pierotti e un assegno di 10 mila euro da destinare in beneficenza.

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