Non profit

Gimena, vera stella di natale

Leucemia/ Comprare una stella di Natale dell’Ail, quest’anno, è come comprare un pezzo di laboratorio

di Gabriella Meroni

Comprare una stella di Natale dell?Ail, quest?anno, è come comprare un pezzo di laboratorio. Un mattoncino, un vetrino, un camice bianco. Ma non uno qualunque: l?Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma infatti sostiene con particolare attenzione un centro di ricerca unico in Italia e tra i più apprezzati al mondo, il cui obiettivo è valutare (e quindi migliorare) le cure eseguite sui pazienti affetti da queste patologie.

Si chiama Gimema – Gruppo italiano malattie ematologiche dell?adulto e ha sede a Roma; è una fondazione, mantenuta in vita dall?entusiasmo dei ricercatori che ci lavorano e dalle donazioni di tante organizzazioni, tra cui spicca l?Ail. A fondarla, 24 anni fa, ci ha pensato il professor Franco Mandelli, l?illustre ematologo presidente di Ail che oggi spiega: «Il Gimema raccoglie e coordina tutti i protocolli che riguardano le malattie tumorali del sangue, in modo da assicurare le stesse cure di eccellenza a tutti i pazienti, da Nord a Sud. E non è poca cosa, perché l?Italia in ematologia è all?avanguardia nel mondo».

Non è un caso che il Gimema pubblichi i propri lavori scientifici sulle principali riviste mediche di tutto il mondo, e attragga statistici, biologi e medici ansiosi di mettersi alla prova contro il nemico comune. «Per funzionare, il centro ha bisogno di almeno un milione di euro l?anno», continua Mandelli, «che non è neppure troppo se pensiamo alla ricaduta anche economica che l?attività che vi si svolge comporta».

L?anno scorso l?Ail ha raccolto, grazie alle stelle di Natale vendute in oltre 3.500 piazze, più di 4,4 milioni di euro. Quest?anno conta di bissare il successo, anche perché oltre al Gimema i fondi serviranno a sostenere l?assistenza dei malati a domicilio: «È una vera ospedalizzazione nelle case», riprende il professor Mandelli, «che vorremmo fosse operativa in tutte le 79 sezioni provinciali Ail. Per ora siamo arrivati a 30». Intanto, con l?iniziativa di questo Natale si spera di raggiungere un primo obiettivo: garantire l?assistenza domiciliare a tutti i malati ematologici che ne abbiano bisogno nella città di Roma, sede di molti e importanti centri di cura delle malattie del sangue.

Tra le associazioni italiane del campo scientifico, l?Ail può vantare un?altissima capacità di fundraising e di mobilitazione di volontari. In totale, i collaboratori gratuiti dell?associazione sono 14mila, di cui oltre 1.300 impegnati nelle attività delle sezioni, 600 a sostegno del Centro di ematologia dell?università La Sapienza e ben 12mila mobilitati nelle piazze per le due grandi vendite annuali: quella delle stelle di Natale nel secondo fine settimana di dicembre e quella delle uova di cioccolata a ridosso delle festività pasquali: quest?ultima nel 2005 ha fruttato quasi 5 milioni (4.892.523 euro).

A queste iniziative si aggiungono poi mobilitazioni straordinarie, come la mini-maratona dell?anno scorso durante la trasmissione Buona Domenica di Maurizio Costanzo, su Canale 5, quando «ci è stata donata l?incredibile somma di 800mila euro in sole quattro ore», come ricorda ancora emozionato Mandelli. Quei fondi sono stati utilizzati per un ulteriore filone di attività Ail – dopo Gimema e assistenza domiciliare – ovvero l?aiuto al Centro di ematologia della Sapienza di Roma, dove avviene la valutazione delle alterazioni genetiche nelle malattie del sangue grazie alla colletta di campioni da tutta Italia che vengono poi valutati tramite sofisticate analisi. Canale 5, fa sapere l?Ail, ha scelto di continuare la propria collaborazione con l?associazione mettendo a disposizione ampie finestre nei programmi di domenica 10 dicembre: sarà possibile donare da casa con un sms.

tel: 06 7038601
ail@ail.it
www.ail.it

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