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Guide volontarie per antiche chiese

I volontari di Ars et Fides si occupano di visite guidate nei luoghi di arte sacra

di Pablo Echaurren

Non sono guide turistiche, ma li si può incontrare in quasi tutta Europa nelle cattedrali, nei duomi e nelle abbazie delle antiche città europee intenti a spiegare l?arte, la storia dei monumenti e delle comunità che li hanno costruiti. Sono volontari un po? particolari si occupano da una parte di arte e dall?altra della fede che ha costruito monumenti che i turisti di tutto il mondo ammirano. Dall?intuizione di un sacerdote francese Jean Claude Bagot nasce ?Ars et Fides? una confederazione tra diversi gruppi e associazioni locali, tra queste l?associazione italiana ?Arte e Fede – Arc Italia? che ha sede a Firenze mentre gruppi correlati sono a Milano, Venezia, Siena e naturalmente Roma. Arc è l?acronimo di tre parole francesi: Accueil (accoglienza), Rencontre (incontro) e Communauté (comunità). All?interno della confederazione ?Arc? indica il gruppo giovanile, formato per lo più da studenti che si recano all?estero mettendosi al servizio di una comunità e facendo accoglienza, in particolare per i turisti che provengono dal proprio Paese. In Italia le prime esperienze risalgono al 1984. A Venezia un gruppo di giovani di diverse nazionalità e anche italiani si è messo a disposizione per offrire visite guidate gratuite nella basilica di San Marco. L?iniziativa, viene apprezzata e si ripete per alcuni anni, finché nel 1991 nasce il desiderio di proporre una comunità estiva a Firenze, per guidare le visite al duomo di Santa Maria del Fiore. Nel 1993 nasce l?associazione italiana per dare una veste formale al gruppo di giovani volontari che si richiama anche ai principi fondamentali della confederazione europea Ars et Fides. Una caratteristica del gruppo italiano è l?essere costruito per lo più da giovani, anche se non mancano volontari più maturi. Centrale nell?attività di Arte e Fede-Arc Italia è la costituzione di comunità giovanili i cui membri, provenienti da diversi Paesi europei si stabiliscono nel luogo d?arte fornendo servizio di accoglienza turistica e promuovendo lo spirito ecumenico. Normalmente i giovani che vengono in Italia sono ospitati in strutture messe a disposizioni dalle comunità locali per la durata del progetto (tre o quattro settimane). «Le diverse associazioni nate in Europa (attualmente una cinquantina) e anche la confederazione sono sorte da realtà esistenti», spiega don Timoty Verdon, presidente della confederazione che risiede a Firenze. «Inevitabilmente nelle chiese storiche negli anni sono nati dei piccoli gruppi formati da persone che si preoccupavano, da una parte, di spiegare il monumento, dall?altra di dare ai visitatori una forma di accoglienza». I primi gruppi sono sorti in Francia, Inghilterra e Germania, il fine è sempre quello di spiegare la storia dell?arte attraverso l?esperienza vissuta dalla comunità che ha costruito la chiesa. È anche un modo per salvaguardare i monumenti, in Bretagna alcuni gruppi hanno aperto per delle visite chiese chiuse al culto. Si sottolinea inoltre che Ars et Fides non vuole essere una realtà ?confessionale? «Ars et Fides non è il portavoce della Chiesa (Anglicana, Cattolica, Evangelica, Riformata), ma di ciò che dicono le pietre della chiesa anglicana, cattolica, evangelica, riformata», si legge in un documento redatto a Chartres, nel quale si sottolinea anche che: «Ars et Fides si sforza di mantenere la gratuità del suo servizio. Questo sarà nei limiti che impone la qualità dell?accoglienza delle persone o delle cose (formazione, audiovisivi, pannelli). Ogni iniziativa da parte dei visitatori sarà considerata un gesto di riconoscimento volto all?incoraggiamento per il lavoro del gruppo Arte e fede L?entusiasmo che fa parlare le pietre «Far parlare le pietre». Più che uno slogan è proprio lo spirito nel quale agiscono le guide volontarie di Ars et Fides. «I volontari vengono preparati a condurre le visite guidate con una sottolineatura del senso religioso che», spiega Don Timoty Verdon «non è un?evangelizzazione». I volontari infatti non vogliono ?catechizzare? i visitatori, ma come sottolineano in un loro documento i giovani di Arte e Fede – Arc Italia: «Ogni anno in tutta Europa molte migliaia di persone visitano le più belle cattedrali e altri monumenti religiosi che sono spesso considerati un?attrattiva finalizzata a invogliare il turismo di massa». Da una parte infatti le chiese perdono il loro significato originale mentre dall?altra il visitatore rischia di essere considerato solo un utente del mercato turistico-culturale. L?Italia e i suoi numerosissimi monumenti della tradizione cristiana, oltretutto si appresta a vivere un momento particolare sia dal punto di vista turistico sia da quello spirituale: il Giubileo dell?anno Duemila. Milioni di pellegrini turisti si riverseranno nella penisola e naturalmente non si fermeranno solo a Roma. I giovani volontari di Arte e fede – Arc Italia infatti mettono a disposizione il loro entusiasmo per aiutare a legger i segni del passato e del presente e per riscoprire l?arte, la storia e la spiritualità delle chiese italiane.


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