Welfare

Hackers lanciano un software anti censura

Aiuterà gli attivisti dei diritti umani a entrare nei siti Internet protetti da censura

di Carlotta Jesi

Un software che consenta agli attivisti dei diritti umani di accedere ai siti Internet censurati dai governi. E’ il progetto cui stanno lavorando gli hacker del gruppo The Cult of the Dead Cow in collaborazione con 30 volontari programmatori americani, cinesi, canadesi, europei, israeliani e sudcoreani. Lo ha annunciato ieri l’agenzia di stampa Reuters, secondo cui il software dovrebbe chiamarsi Peekabooty e dovrebbe essere pronto entro la fine dell’anno. L’idea del software anti censura piace agli attivisti impegnati nella difesa dei diritti umani, ha dichiarato Patrick Ball, direttore del Science and Human Rights Action Network: “la tecnologica ci ha già aiutato a salvare vite umane e punire chi viola i diritti fondamentali”.

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