Hamas: siamo già in contatto con vari Paesi europei

Se Hamas non cambiera’ ”radicalmente” il proprio programma, abbandonando la sua opposizione al processo di pace, il popolo palestinese rischia di ”pagare un alto prezzo”, ha avvertito oggi il responsabile della campagna elettorale di Fatah, Nabil Shaat, intervistato dal quotidiano ufficiale palestinese al Hayat al Jadida.

Ma Hamas, che secondo i sondaggi potrebbe conquistare il 30% dei seggi contro il 35% di Fatah, cerca di smentire che una sua vittoria significherebbe la fine degli aiuti. ”A chi spaventa gli elettori affermando che Europa e Stati Uniti taglierebbero gli aiuti all’Anp nel caso Hamas vincesse le elezioni, diciamo che vari paesi europei hanno contatti con il nostro movimento ed espresso disponibilta’ a riconoscere Hamas in caso di vittoria”, ha detto il capolista del movimento estremista islamico Ismail Hanyeh, parlando ad un comizio a Gaza.

Responsabile di numerosi attentati suicidi, Hamas pone fra i suoi obiettivi la distruzione dello stato d’Israele nella sua carta del 1988, ed e’ sulla lista americana ed europea delle organizzazione terroristiche.

Fonti americane hanno gia’ fatto sapere che nel caso di un ingresso di Hamas nel governo dell’Anp l’aiuto finanziario concesso ai palestinesi verrebbe ridimensionato. Dal canto suo il governo israeliano ha avvertito che non intende trattare con un governo di cui facciano parte esponenti del gruppo islamico. Al momento l’Anp dipende finanziariamente dall’aiuto internazionale.