Famiglia
I centri antiviolenza hanno scritto a Prodi e alle ministre
La lettera inviata dalla Rete Nazionale dei Centri Antiviolenza e delle Case di Accoglienza dopo l'ultimo incontro
di Redazione
Questa la lettera inviata al primo ministro Prodi e alle sei ministre donne:
La Rete Nazionale dei Centri Antiviolenza e delle Case di Accoglienza, nell?ultimo incontro che si è tenuto a Napoli (…) richiama l?attenzione sulla necessità di politiche specifiche per contrastare il gravissimo fenomeno della violenza contro le donne e chiede un incontro al fine di sollecitare interventi adeguati a livello nazionale.
L?impressionante frequenza di omicidi di donne da parte di partner o ex partner (una ogni quattro giorni ? dato fornito dall?EURES), non può più essere soltanto una notizia sulle pagine di cronaca, ma deve considerarsi una vera e propria emergenza sociale.
Gli omicidi rappresentano infatti solo gli esiti estremi di un insieme quotidiano di azioni lesive della salute, della libertà e dell?autonomia delle donne. Gli effetti devastanti di questa violenza si traducono in costi sociali altissimi e impediscono a molte donne di essere cittadine attive, oltre a provocare nei bambini/e e adolescenti danni a breve e lungo termine (trasmissione intergenerazionale).
I Centri Antiviolenza, circa cento presenti su tutto il territorio nazionale, operano da circa vent?anni, per dare voce e nuove possibilità alle donne e per contribuire a determinare cambiamenti culturali e politici che garantiscono i diritti delle donne e dei loro figli.
La comunità internazionale (Nazioni Unite – Unione Europea ? Organizzazione Mondiale Sanità) attraverso raccomandazioni ? direttive e protocolli, sottoscritti anche dal governo italiano, indica quali siano i doveri e le azioni degli Stati.
Chiediamo che questo Governo sia conseguente con gli impegni sottoscritti e promuova un piano nazionale di contrasto e intervento sulla violenza contro le donne, che abbia come punti irrinunciabili:
1) Finanziamento e sostegno dei Centri Antiviolenza e delle Case di Accoglienza
2) Strategie integrate di intervento
3) Rilevazioni e monitoraggio delle azioni di contrasto attuate.
La segretaria nazionale del centri antiviolenza e delel Case di accoglienza ha fatto sapere che il ministero della Salute, a nome dellla ministra Livia Turco, ha dato la disponibilità per un incontro nelmese di luglio
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.