Mondo

I digital media dell’emergenza Sandy

Dalle informazioni sul traffico, alla localizzazione dei centri di accoglienza più vicini, ecco i social media e le applicazioni che hanno aiutato gli abitanti ad affrontare l’emergenza uragano sulla costa est

di Redazione

 

Dopo essersi violentemente abbattuto sui Caraibi, l’Uragano Sandy ha travolto anche la costa est del Nord America e mentre i notiziari e le principali testate internazionali si sono rincorsi cercando di raccontare l’emergenza nel tempo più reale possibile, chi ha avuto la meglio è stata ancora una volta la rete.

Nulla poteva essere più eloquente nel descrivere la situazione, della webcam  sistemata al cinquantunesimo piano del New York Times Building. Collegata al sito dell’omonimo quotidiano, quell’inquadratura fissa sullo skyline di Manhattan,  ha offerto una diretta costante della situazione meteorologica della città.               

Aggregatore di contenuti inviati direttamente dai lettori, il Gothamist, tra i più popolari blog su New York, ha raccolto informazioni, immagini e video dai cittadini, coprendo l’emergenza grazie alla condivisione di dati e informazioni in crowdsourcing.                                                              

Anche l’amministrazione locale si è affidata al web, attivando sul sito NYC.gov, una pagina dedicata all’emergenza, dove, oltre ad avere informazioni in tempo reale, è possibile consultare i percorsi di evacuazione più vicini accessibili.                                                                 

L’emergenza non ha colto impreparato nemmeno lo staff di Google che ha prontamente attivato una CrisisMap, per tracciare i movimenti della perturbazione sul territorio e allo stesso tempo offrire informazioni di servizio importanti, come la situazione del traffico, i percorsi di evacuazione, le località dei rifugi di emergenza più vicini e addirittura il tasso di probabilità del verificarsi di onde anomale nelle zone costiere.               

Si chiama proprio “Hurricane”, uragano, l’app disegnata dalla Croce Rossa americana e mai scaricata tanto quanto in questi giorni. Offre istruzioni su cosa fare prima, durante e dopo la tempesta, indica i centri di accoglienza gestiti dalla Croce Rossa e permette agli utenti di rassicurare famiglia e amici , informandoli di trovarsi al sicuro, attraverso un aggiornamento dello stato su Facebook, Twitter ma anche via sms e e-mail.

Pare che nel Nord America Sandy abbia segnato anche il tramonto del fiammifero, delle candele e delle luci d’emergenza. Per prepararsi all’eventuale blackout in migliaia sono ricorsi alle diverse tipologie di “Flashlight app”, le applicazioni che trasformano il flash dello smartphone, in un fascio di luce luminoso come quello di una torcia.  

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.