Non profit

I documenti finali su clima, Africa e sicurezza alimentare

Le reazioni pessimiste delle ong al vertice di Hokkaido. Marelli: «Le promesse di Berlusconi rischiano di rimanere incompiute»

di Redazione

Ambiente e Cambiamento Climatico
I privati chiamati a investire per creare un’economia “verde”  in tutto il mondo. Ci si affida al mercato

I leader del G8 affermano di sostenere le decisioni prese durante lo scorso vertice di Gleneagles, confermando il sostegno alle energie rinnovabili.

Mettono come obiettivo quello di un taglio del 50% entro il 2050 delle emissioni globali di gas nocivi, affermando che è necessario che i paesi più sviluppati aiutino quelli in crescita a produrre e gestire tecnologie che aiutino il risparmio energetico. Allo stesso tempo chiedono agli stati poveri di fare la propria parte mettendo in piedi economie basata su un basso uso dei carburanti e, specialmente, del carbone.

A questo proposito i paesi ricchi dovranno sostenere la ricerca di nuove fonti di energia per aiutare le nazioni più bisognose. Nonostante questo la gran parte delle risorse messe in campo per creare investimenti in questo campo dovranno arrivare dai privati. Per favorire l’innovazione potranno essere decidere tasse e imposte per le aziende più inquinanti.

Sviluppo e Africa
I 60 miliardi di dollari per combattere le malattie infettive verranno spalmati su 5 anni invece che su 3, come affermato prima del vertice. Si chiede l’apertura dei mercati nuove riforme per favorire gli investimenti

Confermati gli impegni dei G8 passati e quelli per gli Obiettivi del Millennio. I leader concordano sul fatto che servirebbero altri fondi e affermano di aspettarsi che l’incontro che si svolgerà a settembre, in occasione della tappa di medio termine verso il 2015 (data finale degli obiettivi), possa essere un punto di svolta per decidere le nuove sfide e controllare i risultati.

In campo sanitario i leader affermano che è necessario creare un meccanismo per valutare i progressi fatti dagli impegni presi in passato e citano come “successi” vari esempi di decisioni adottate per finanziare progetti di sviluppo. A sorpresa spalmano sui prossimi 5 anni i 60 miliardi di dollari fondi per combattere le malattie infettive, mentre avevano promesso che sarebbero stati dati in 3 anni.

Economicamente si chiede ai capi di stato africani di fare riforme per favorire gli investimenti, interni ed esteri, e creare ricchezza. Si afferma la volontà di aumentare a 4 miliardi di dollari il supporto ai prodotti africani e si chiede l’apertura dei mercati.

Infine viene citato il problema delle guerre. I leader del G8 promettono un sostegno all’Unione Africana e alle varietà comunità regionali, anche per migliorare le capacità di azioni delle forze di pace africane.

Sicurezza Alimentare
I leader chiedono una riforma della Fao per dare più forza all’organizzazione. Riaffermano l’importanza di aprire i mercati per produrre sviluppo e parlano di biocarburanti, invitando a far andare avanti la ricerca senza compromettere la sicurezza alimentare

I premier degli otto paesi più industrializzati ricordano di aver già dato oltre 10 miliardi di dollari da Gennaio a oggi per la crisi alimentare che sta mettendo in ginocchio molte popolazioni povere. Chiedono strategie congiunte per eliminare questi problemi per sempre e una riforma della Fao per assicurarne l’efficacia nei provvedimenti.

Fanno notare il successo del Doha Development Round, dove, nel 2001, si affermò la necessità di eliminare ogni tipo di protezionismo e sostegno indiretto ai prodotti per creare liberi mercati e vincere la povertà. Chiedono ai paesi ricchi di dare le scorte di cibo in sovrabbondanza a chi ne ha più bisogno.

Concludono mandando un invito agli stati in via di sviluppo a migliorare le infrastrutture e i sistemi idrici. Ricordano la necessità di dare a tutti la possibilità di accedere a tecnologie innovative. Infine citano i biocarburanti, invitando a pensare a politiche che possano coordinare la sicurezza alimentare con lo sviluppo di queste nuove energie, affermando che lavoreranno con gli esperti per creare indicatori per la produzione di biocarburanti.

Le reazioni delle ong
Sono sostanzialmente pessimisti i commenti delle organizzazioni non governative presenti al vertice di Hokkaido. Secondo Sergio Marelli, presidente dell’Associazione delle ong italiane, «i capi di stato parlano e buttano cifre, ma calano gli aiuti alla cooperazione. Marelli si dice anche scettico sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi, secondo cui l’Italia investirà 500 milioni di dollari per otto anni nell’aiuto allo sviluppo: «Temo che rimangano parole, ma spero di essere smentito»

Più fiducioso Luca de Zaia, di ActionAid: «L’impegno del presidente è senza dubbio positivo, ma è necessario l’inserimento di una nuova norma che non permetta di togliere questi fondi dalle prossime finanziarie». De Zaia, comunque, dopo la prima giornata di lavoro aveva accusato i capi di stato di non voler prendere decisioni concrete.

Soddisfatta Save The Children: «Il G8 di quest’anno ha compiuto un significativo passo avanti per la lotta alla mortalità infantile. Nel meeting di quest’anno si è richiesto che vengano adottati precisi piani focalizzati sulla salute materno-infantile e la nutrizione» ma chiede che alla fine questi impegni si concretizzino.

La Rete delle Ong per la Salute ha accusato i leader del vertice di non aver preso le decisioni necessarie. Criticano soprattutto la scelta di scrivere sul documento l’invito a non far viaggiare i malati di Aids per evitare il diffondersi del virus «In questo modo» sostiene Emmanuel Trennado, di un’organizzazione francese «si giustificano Russia e Stati Uniti nel loro continuo violare i diritti dei sieropositivi».

 

Per saperne di più
I documenti ufficiali (inglese)

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