Famiglia

I public eye awards alle aziende più “irresponsabili”

Nella rosa dei candidati figurano Ikea, Novartis e Ruag

di Redazione

A una decina di giorni dall’inizio del Forum economico mondiale di Davos (Wef), gli organizzatori dell’ottava assemblea alternativa del «Public Eye on Davos» hanno comunicato oggi le ‘nomination’ per i «Public Eye Awards», i poco ambiti premi conferiti alle imprese che piu’ si sono distinte per la loro «condotta irresponsabile» in ambito ecologico e sociale. Nella rosa dei candidati per una delle «ricompense» figurano Ikea, Novartis e Ruag. Quest’anno verra’ attribuito per la seconda volta anche un «Positive Award», per premiare chi si e’ al contrario mostrato particolarmente attento. In lizza anche la svizzera Coop. Per la terza edizione dei «Public Eye Awards», organizzazioni non governative (ong) di tutto il mondo hanno proposto una quarantina di imprese situate in Svizzera e all’estero. Nove societa’ sono poi state nominate per le tre categorie «Swiss Award» (aziende con sede in Svizzera), «Global Award» (a livello mondiale) e «Positive Award», hanno precisato in una confernza stampa oggi a Berna la ong «Dichiarazione di Berna» e Pro Natura, promotori dei premi. Il nome del vincitore sara’ svelato solo il 24 gennaio, all’apertura del Wef. Xstrata, Novartis e Ruag sono fra gli involontari candidati svizzeri alla distinzione per l’irresponsabilita’ socio-ambientale. Il gruppo minerario zughese Xtrata e’ chiamato in causa per la modifica di un fiume australiano, che ha comportato il deterioramento delle condizioni di vita degli aborigeni e della fauna locale. Il gigante farmaceutico basilese e’ stato nominato per ostacolare la produzione indiana di versioni generiche del suo farmaco Glivec, venduto a caro prezzo. Il gruppo bernese di armamenti e tecnologico Ruag e’ preso in considerazione per la fabbricazione di munizioni di piccolo calibro e di bombe a grappolo, nonche’ per la consegna di armi nelle regioni di conflitto e la per sua collaborazione con il gruppo israeliano IMI.

Nella categoria globale, il colosso dei mobili svedese Ikea e’ considerato per le sue manovre atte a sfuggire al fisco. Chiamato in causa anche il fondatore Inkvar Kamprad, domiciliato nel canton Vaud e possessore di uno dei maggiori patrimoni della Svizzera. Il fabbricante giapponese di pneumatici Bridgestone/Firestone e il commerciante di materie prime olandese Trafigura sono accusati di scarsa sensibilita’ ambientale e sanitaria nelle loro attivita’ in Africa. Trafigura e’ pure messa alla berlina per le false informazioni trasmesse alle autorita’ ivoriane. Per la prima volta il premio positivo verra’ assegnato ad una impresa. Nel 2006 erano stati premiati il sindacato messicano SNRTE e le ong tedesche Germanwatch e FIAN per la loro lotta contro la chiusura in Messico di uno stabilimento della multinazionale dello pneumatico Continental. Quest’anno Coop e’ in lizza per il suo contributo all’ambiente, in particolare con l’offerta di prodotti bio. Il negoziante alimentare olandese Eosta e’ citato per la produzione etica e l’attivita’ a favore di uno sviluppo sostenibile. La catena britannica Marks Spencer e’ in corsa per la sua politica in materia di commercio equo e per la sua cooperazione con le ong. La cerimonia di consegna dei «Public Eye Awards», il prossimo 24 gennaio a Davos, verra’ animata dal cabarettista Patrick Frey e sara’ aperta da Jorg Sambeth, ex responsabile degli impianti della Icmesa di Seveso, al momento della catastrofe ambientale.

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