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Il 9 giugno 2012 la Fondazione Don Gnocchi inaugura un nuovo reparto per bambini disabili in età evolutiva

Si tratta della nuova Unità di degenza di mantenimento per soggetti in età evolutiva avviata nel 2012 dalla Fondazione Don Gnocchi all’interno della struttura di Seregno

di Fondazione Don Gnocchi

Sabato 9 giugno, alle ore 10, al Centro “Ronzoni Villa – Don Gnocchi” di Seregno (viale Piave, 12) si terrà la cerimonia di INAUGURAZIONE del nuovo REPARTO PER DISABILI IN ETA’ EVOLUTIVA.

Si tratta della nuova Unità di degenza di mantenimento per soggetti in età evolutiva avviata nel 2012 dalla Fondazione Don Gnocchi all’interno della struttura di Seregno, dove sono stati trasferiti i 36 piccoli ospiti fino allo scorso anno accolti nella storica struttura del Centro “S. Maria alla Rotonda” di Inverigo (Como). Il trasferimento del reparto si è reso necessario per poter far fronte ai criteri per l’accreditamento, che richiedono specifici requisiti sia strutturali che organizzativi.

Il programma dell’inaugurazione è il seguente:

ore 10 – Saluti

Tiberio Boldrini, direttore Polo Lombardia 3 Fondazione Don Gnocchi

Gianbattista Martinelli, direttore generale Fondazione Don Gnocchi

Giacinto Mariani, sindaco di Seregno

Mons. Silvano Motta, prevosto di Seregno

Margherita Peroni, assessore Regione Lombardia

Tavola rotonda: “Accanto ai bambini con disabilità. L’impegno della Fondazione Don Gnocchi”

Maria Chiara Stefanini, neuropsichiatra infantile – Fondazione Don Gnocchi, Roma

Patrizia Spelta, neuropsichiatra infantile – Fondazione Don Gnocchi, Seregno

Rinaldo Zanini, direttore dipartimento materno infantile – AO Provincia di Lecco

Roberto Calia, direttore sociale – ASL Monza e Brianza

Maddalena Galli, responsabile medico – Fondazione Don Gnocchi, Seregno

Associazione Piccole Perle, testimonianze di genitori

Conclusioni

Mons. Angelo Bazzari, presidente Fondazione Don Gnocchi

ore 12 – Benedizione, inaugurazione e visita al nuovo reparto

La cerimonia si svolge in occasione della tradizionale “Ronzoninfesta”, manifestazione che proseguirà nel pomeriggio.

Per informazioni: Centro “Ronzoni Villa – Don Gnocchi”, tel. 0362-32.31.11, e-mail: info.seregno@dongnocchi.it

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I bambini ospiti del Centro “Ronzoni Villa – Fondazione Don Gnocchi” di Seregno sono in parte affetti da patologie neurologiche complesse, come esiti di paralisi cerebrali infantili, spesso associate a forme di epilessia farmaco resistenti, problemi respiratori oltre a deficit cognitivi, mentre una parte di loro manifesta problemi relazionali e comportamentali che si inscrivono nei disturbi dello spettro autistico. La sfida richiesta dal trasferimento da Inverigo a Seregno è stata quella di coniugare le esigenze abitative di bambini così “speciali”, con  quelle dell’accreditamento che prevedono standard più sanitari che di “casa”.

Si è quindi pensato di creare attorno a loro una struttura accogliente, allegra, colorata, che richiamasse il più possibile l’ambiente familiare. È stato così scelto il tema della favola di “Pinocchio”: nelle nuove camere del Centro “Ronzoni-Villa”, peraltro tutte fornite di impianto per i gas medicali, si ritrovano i personaggi della vicenda sui mobili di diversi colori; ad esempio sui letti che presentano tutte le caratteristiche di funzionalità ospedaliera, sono rappresentati il gatto, la volpe e il grillo. Nelle stanze predisposte per i bambini con problemi comportamentali sono state scelte cassettiere per sette giorni, con gradazioni di colore che aiutano a memorizzare lo scorrere del tempo e l’autonomia nel vestirsi. I locali da pranzo sono stati attrezzati con tavoli a farfalla, che con il loro incavo facilitano i bambini con ausili ad avvicinarsi per mangiare.

Oltre a questi ambiti di quotidianità, si sono strutturati nuovi locali adibiti alle attività educative e riabilitative mirate alle varie esigenze dei bambini: per ciascun ospite è infatti previsto un progetto integrato tra le stimolazioni educative e interventi riabilitativi specifici per i quadri clinici presenti. Per le patologie più strettamente motorie è presente nella struttura di Seregno un’ampia palestra di fisiochinesiterapia, con la possibilità anche di interventi di fisioterapia respiratoria. Per bambini con problemi comportamentali e relazionali, sarà preminente l’intervento di psicomotricità e di logopedia, con specifico riguardo all’utilizzo della CAA (Comunicazione  Aumentativa Alternativa), indicata per quei soggetti che mostrano particolare difficoltà nella comunicazione verbale, ma con un sufficiente livello di comprensione e motivazione alla relazione.

A loro volta gli ambiti di stimolazione educativa rispondono alle caratteristiche di patologia: risulta allestito, a tale scopo, un ampio locale per le stimolazioni sensoriali, indicate nei bambini con problematiche neurologiche, con diffusori di aromi, stimolazioni luminose, spazi di rilassamento con suoni e vibrazioni, oltre ad un angolo di stelle con un soffitto e una parete che richiamano il cielo stellato.

Per i bambini affetti da problemi comportamentali dello spettro autistico, è stata attrezzata  una stanza per un intervento educativo specifico mirato a ridurre i problemi di  comportamento, attraverso  la strutturazione dell’ambiente e del tempo, per arrivare alla comprensione di “cosa devo fare, dove e per quanto tempo”. Ciò al fine di permettere nel complesso un miglioramento nelle autonomie funzionali. È infine previsto anche un angolo cucina e del tempo libero, dove preparare e consumare insieme una merenda.

Per gli ospiti con maggiori competenze manuali, pur con associato un serio deficit intellettivo, è stata messa a disposizione una stanza per le manipolazioni, con postazioni individuali e predisposte per vari tipi di stimolazioni: dal giardinaggio, all’utilizzo della pasta di sale, fino alla cura della propria persona… Il tutto sarà coordinato in uno stretto lavoro di équipe tecnica e operativa, già rodata in anni di esperienza di lavoro insieme a Inverigo, che ha come compito prioritario quello di affrontare, sostenere questo cambiamento di sede ed elaborarlo per trasmetterlo ai bambini e alle loro famiglie – più volte incontrate dai responsabili della Fondazione nei mesi precedenti al trasferimento – come una preziosa opportunità di vita.

Guardando sulla parete del soggiorno del reparto una grande immagine di Geppetto, che dipinge ed anima con  amore paterno il suo Pinocchio, come non pensare a chi, tanti anni fa, aveva ideato e voluto con tenacia tutto quello che poteva essere il meglio per bambini, che dovevano affrontare la vita in una situazione di dolore fisico e psichico.


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