Il ?bond per i vaccini? non piace alle banche italiane. Solo 3 su 14 hanno aderito al meccanismo finanziario IffIm, che si basa sull?emissione di obbligazioni per sostenere la diffusione delle vaccinazioni nei Paesi in via di sviluppo. A dare la notizia è il settimanale Soldi Sette di Altroconsumo, che ha passato in rassegna le banche nazionali scoprendo che solo Banca Sella, Banca Carime e Deutsche Bank hanno consentito l?acquisto dell?obbligazione che sostiene l?alleanza mondiale per i vaccini Gavi, lanciata a Londra il 7 novembre scorso. Non lo hanno fatto IwBank, Xelion, Banco di Brescia, Banca Sella, Bnl, Unicredit, Banca di Roma, Sanpaolo, Antonveneta Intesa e Mps. Ad acquistare il primo bond etico era stato Benedetto XVI, rappresentato a Londra dal cardinale Renato Martino. «Le banche, pur di vendere solo i loro prodotti, negano l?accesso a investimenti le cui finalità etiche sono riconosciute da tutti ovunque», conclude Vincenzo Somma, direttore del settimanale che ha condotto l?inchiesta. Per altro il successo del bond è stato clamoroso: oltre un miliardo di dollari solo il primo giorno.
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