Attivismo
Il cuore di mio figlio si è fermato ma continua a battere nei bambini che salviamo
Marco Galbiati ha perso suo figlio Riccardo a 15 anni per un arresto cardiaco. Con l’associazione “Il tuo cuore, la mia stella”, ha scelto di trasformare il dolore in speranza insieme alla Fondazione Mission Bambini. Con la prima edizione della campagna QuindiCiSiamo, sono stati raccolti oltre 140mila euro che hanno permesso di operare 94 bambini affetti da gravi cardiopatie in alcune delle aree più fragili del mondo. Oggi c’è un nuovo obiettivo: finanziare tre nuove missioni di cardiochirurgia pediatrica e salvare almeno 30 bambini gravemente malati

«In questi anni ho incontrato tanti genitori che mi hanno chiesto dove ho trovato la forza per trasformare il dolore. La verità è che proprio il gesto di generare qualcosa di positivo dalla tragedia che mi ha colpito, mi ha aiutato a rimanere in piedi. Non ha cancellato o lenito il dolore, mi ha permesso di raggiungere una certa serenità». Marco Galbiati è un uomo disponibile, che alle domande non si sottrae, nemmeno le più difficili, che riportano indietro la memoria al 30 dicembre 2016, quando il cuore di suo figlio Riccardo, 15 anni, si è fermato. Stavano sciando insieme sulle piste dell’Aprica.

«Quando si chiedono donazioni in nome di una causa», dice, «metterci la faccia e far vedere chi c’è dall’altra parte mi sembra il minimo». La causa a cui si riferisce è
“QuindiCiSiamo: 15 cuori nuovi che battono in memoria di Riccardo”. Con l’associazione Il tuo cuore, la mia stella (fondata in memoria di Ricky per promuovere le sue passioni attraverso il sostegno ad altri giovani), questo papà tenace che non soltanto sostiene un progetto in cui crede ma punta a sensibilizzare più persone possibile sul fatto che nel mondo esistono persone che non possono essere curate, ha scelto la Fondazione Mission Bambini per realizzare una campagna che ha superato ogni aspettativa. Negli ultimi due anni ha già salvato 94 bambini e non si ferma. Anzi, rilancia. Oggi c’è un nuovo obiettivo: finanziare tre missioni salvavita di cardiochirurgia pediatrica in Paesi in cui i bambini con cardiopatie non hanno speranze di sopravvivere.
Un pezzetto di Riccardo che continua a vivere
La prima edizione del progetto ha raccolto oltre 140mila euro grazie alla generosità di centinaia di donatori e ha permesso di operare e salvare 94 bambini cardiopatici in diverse aree del mondo. Mission Bambini da 20 anni è attiva nei contesti più fragili con il programma Cuore di bimbi, che offre interventi chirurgici salvavita e screening a bambini affetti da gravi cardiopatie, formando al tempo stesso i medici locali. L’impegno in memoria di Riccardo vuole essere duraturo: è stato rinnovato nel 2024 con una raccolta fondi di 25mila euro a supporto dei lavori di Casa Cuore di bimbi, la struttura che accoglierà nell’ospedale Niguarda le famiglie dei bambini cardiopatici arrivati a Milano per cure salvavita. Ora punta a raccogliere i fondi necessari a sostenere tre missioni chirurgiche complete e a salvare quindi almeno 30 bambini.
Una missione salvavita costa in media 25mila euro: include i costi di viaggio e permanenza dell’équipe di medici volontari, i materiali sanitari e tutta l’organizzazione logistica necessaria. La raccolta fondi promossa da Galbiati, come spiega il direttore generale di Mission Bambini Stefano Oltolini, «rende possibili interventi e salva la vita a bambini che, senza cure, non avrebbero futuro».
Per Marco Galbiati, che ha seguito in Nepal una delle équipe di medici volontari, è soprattutto un’emozione grande: «I sorrisi dei genitori che hanno potuto riabbracciare i loro bambini all’uscita dalla sala operatoria mi hanno toccato molto», racconta. «Per me non è stato possibile. Ogni bambino salvato è un pezzetto di Riccardo che continua a vivere: il suo cuore continua a battere in quello dei bambini che possiamo aiutare».
La storia di Riccardo è racchiusa in un libro pubblicato da Mondadori, Il tuo cuore è la mia stella, che Galbiati ha scritto insieme alla giornalista Laura Meresi: «Presto potrebbe diventare un film prodotto dalla Rai», anticipa Galbiati. Intanto, l’associazione continua a coltivare la sua passione per lo sport e la cucina in un’ottica di attenzione e aiuto al prossimo.
In che cosa consiste il programma
Si stima che nel mondo ogni anno nasca oltre un milione di bambini gravemente cardiopatici: i difetti cardiaci sono tra le più diffuse anomalie congenite e la metà dei bambini che nascono cardiopatici, se non operati nei primi anni, rischia la vita. Gli altri vanno incontro a gravi problemi di sviluppo della crescita.
Nato nel 2005 da Fondazione Mission Bambini, il programma Cuore di bimbi ha l’obiettivo di ridurre la mortalità di minori affetti da malattie cardiache congenite o acquisite, con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione. Dall’avvio del programma, la fondazione ha organizzato oltre 70 missioni in 12 Paesi tra Africa, Asia ed Europa, riuscendo a operare più di 2800 bambine e bambini cardiopatici, effettuando più di 34mila visite mediche e coinvolgendo oltre 600 operatori sanitari locali in attività di formazione.
Come contribuire
È possibile sostenere la campagna attraverso la piattaforma della Fondazione, cliccando qui.
Le fotografie sono state fornite da Ufficio stampa Fondazione Mission Bambini. In apertura, Marco Galbiati durante una missione in Nepal
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