Non profit

Il dialogo riparte dai giovani

Il vivace associazionismo della citt

di Redazione

Nonostante l?assenza di organizzazioni internazionali, che in altre parti della Bosnia hanno spesso stimolato e favorito la nascita di associazioni, Srebrenica è teatro di moltissime iniziative.

L?associazionismo giovanile, in particolare, nasce dall?esigenza di impegnarsi in una vita che possa essere definita normale, fatta di attività culturali, concerti, laboratori e stage di danza, musica, teatro ecc. Tra associazioni che scelgono la musica come strumento di intervento a sostegno dell?infanzia (Music Bus), associazioni che si occupano di organizzazione di meeting giovanili, concerti ed esperienze teatrali (Savijet Mladih), associazioni che organizzano laboratori di computer e corsi di lingua (Sara) e associazioni che si occupano di handicap (Leptir) si sta realizzando, negli ultimi tempi, un?idea di ?rete? molto interessante. Ad essa partecipa anche la piccola associazione italo-bosniaca Icmo, quale unica presenza straniera permanente sul territorio. Lo sforzo di tutti è quello di sottrarsi con forza al problema della ?connotazione? cioè alla tentazione di dare la definizione di ?serbo? o ?musulmano? anche alle iniziative che sono, sempre, aperte a tutti.

Parallelamente alle organizzazioni impegnate nel sociale, si è sviluppato un tipo di associazionismo le cui radici affondano dritto nelle tragedie che la città ha subito. Si tratta delle associazioni che, in diversi modi, sono diventate espressione delle donne di Srebrenica. Mogli, madri e figlie che, spravvissute al genocidio contro i musulmani di Bosnia del luglio ?95, hanno però perso tutti i componenti maschili delle proprie famiglie. Con una capacità di testimonianza e con una umanità che è davvero un privilegio poter incontrare, esse sviluppano le proprie attività attorno ai concetti di verità e giustizia.

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