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Il G8 dei poveri è scettito sulle promesse dei grandi

I partecipanti al vertice dei 'poveri', che si svolge nel villaggio di Siby, nel Mali, non sono rimasti convinti dai risultati del G8 in Canada

di Redazione

I partecipanti al vertice dei ‘poveri’, che si svolge nel villaggio di Siby, nel Mali, non sono rimasti convinti dai risultati del G8 in Canada e hanno accolto con scetticismo il piano d’azione per l’Africa. La riunione dei ricchi – sostiene l’Ong del Mali, che ha organizzato il vertice alternativo – non ha preso impegni finanziari di rilievo. ”Siamo molto scettici, ci dicono che c’e’ un piano, di cui non si conosce il contenuto e tutti parlano di vittoria dell’Africa. Ma quale vittoria?”, dichiara Salek Ould Dha, rappresentante di una organizzazione di giovani a Siby. Il summit dei poveri, che ha lo scopo di far sentire anche la voce dei diseredati, raggruppa da martedi’ circa 200 delegati di movimenti sociali provenienti da Mali, Niger, Senegal, Guinea e Burkina Faso. Molto piu’ grintoso e’ lo storico maliano Cheik Chikouna Ciss : ”Questo vertice non ha praticamente dato nulla, inutile farci ingannare da cio’ che luccica, i nostri capi di stato si son fatti prendere in giro”. ”Nessun documento e’ stato firmato – gli fa eco la signora Aminata Camara, della Guinea – ci si deve affidare alle promesse”. E infine il belga Arnaud Zacharie ha chiesto ironicamente: ”Avete sentito parlare di priorita’ accordate all’istruzione, alla salute?”.

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