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Il metadone in “affido” Ecco i vantaggi e i rischi

Trattamenti duri per uscire dal tunnel droga

di Riccardo C. Gatti

Aparte il crack, nella mia vita ho provato di tutto, ma il vero guaio l?ho avuto con l?ero. Dai 20 ai 24 anni è stato un calvario, poi un amico via Internet mi fa contattare una struttura specializzata. Mi metto in mantenimento con metadone a dosaggi adeguati 100-120 mg. Dopo un anno sono rinato: lavoro, ho un?amica e una vita sociale. Pero? un dubbio mi perseguita: non è che invece di essere schiavo della roba lo sia del meta? Spero che un giorno possa finalmente essere ?libero?. Sono umiliato nel dover andare, ogni giorno a bere un bicchiere di sciroppo. Da più di 8 mesi non abuso ne uso nessun tipo di sostanze, perché non mi danno l’affidamento? Devo recarmi all’estero per restaurare i denti: spero non ci siano problemi col Sert. Mi rassicuri sul fatto che, se tolto bene e gradualmente il metadone, non si sta male: sono stufo di soffrire… Fabio (To)(e mail) Risponde Riccardo C. Gatti È sempre possibile abbandonare il metadone. L?astinenza può essere più lunga di quella da eroina se il farmaco è interrotto improvvisamente ma non esistono problemi tecnici (e di sofferenza della persona) per controllarla, specialmente con uno scalo progressivo. È però necessario sapere che tutti i nostri dati sono unanimi sul fatto che quanto più dura il trattamento quanto meglio la persona ?viene fuori? dal suo problema. Interrompere l?uso del metadone troppo presto può essere uno sbaglio che si paga con il ri cominciare tutto da capo. Per quanto riguarda l?affido del farmaco le linee guida ministeriali sono molto rigide (solo alcuni giorni ad un parente!). Bisognerebbe capire se la sua Regione ne ha emanate di diverse. Tenga presente, tuttavia, che qualunque medico può prescrivere il metadone sull?apposito ricettario per gli stupefacenti per un periodo sino ad otto giorni. Con questa prescrizione l’interessato può procurarselo in farmacia come qualunque altro farmaco. Su questa linea, diversi Sert (Servizi Tossicodipendenze) si sono mossi nella direzione di affidare al paziente (?affidabile?!) il metadone sino, appunto, ad otto giorni di terapia. Tenga in considerazione che l?affido, per alcune persone, è utile e da buoni risultati mentre, per altre, peggiora la situazione. Per quanto riguarda il portare il metadone all?estero è sempre meglio informarsi presso i rispettivi Consolati o Ambasciate sulle leggi in vigore nei Paesi in cui si transita ed in quello di destinazione. Anche quando trovasse risposte positive e rassicuranti le consiglio di portare sempre con sé una certificazione medica in grado di giustificare il possesso del farmaco. In taluni casi può essere più opportuno che il suo Sert prenda accordi dall?Italia con un servizio analogo nel Paese di destinazione. ?


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