Sport oltre il business

Il Milan va a segno nel sociale

Progetti con i detenuti, azioni di sensibilizzazione, risposta a emergenze sociali e ambientali. Il report di sostenibilità presentato dalla società rossonera racconta di un impegno costante e su più fronti. Con il valore aggiunto della Fondazione (700mila euro raccolti in un anno) e di una rendicontazione completa. Non a caso è sempre ai vertici della classifica di VITA. Tornare a vincere l’anno prossimo? La Juve è avvisata, ma potrebbe giocare un jolly a sorpresa

di Nicola Varcasia

Il Milan non sta lavorando solo al calcio mercato per completare la rosa a disposizione di mister Allegri. La società rossonera è molto attiva anche nel campo della sostenibilità. Va in questa direzione la presentazione del report di sostenibilità relativo alla stagione sportiva 2023/24. Sportivamente parlando può sembrare acqua passata ma, dal punto di vista della rendicontazione no. Il documento va a integrare l’ultimo bilancio finanziario presentato e completa la fotografia dell’impegno sociale e per l’ambiente.

Lotta a due

La cosa spicca perché si tratta dell’unico club di serie A, insieme alla Juventus, a presentare un report di sostenibilità vero e proprio. E non è un caso che siano proprio queste le due squadre che si sono alternate alla vittoria delle prime tre edizioni del Campionato della sostenibilità sociale che da altrettante stagioni VITA pubblica. Doppietta del Milan nel 2023 e 2024, con la Juve al secondo posto. Vittoria dei bianconeri quest’anno, con il Diavolo dietro di un soffio, anche a causa di questo “anello mancante” del report.

Criteri internazionali

Ma ora il report c’è e si possono apprezzare tutti i “gol sociali” dei rossoneri. Il documento espone in realtà tutta la strategia Esg (environmental, social, govenrance) del Milan, noi ci concentreremo soprattutto sulla Esse, come da tradizione.

Rafael Leao e Serena Babb all’Istituto Dei Tumori. Credit: AC Milan/Getty

La società nel presentare il report, giunto all’undicesima edizione (un primato di cui va fiera) tiene a sottolineare che quest’anno è stato redatto non solo “ispirandosi” agli standard Gri (i principi internazionalmente adottati in questa materia) ma in piena conformità agli stessi. Questo per tendere a una sempre maggior trasparenza, completezza e comparabilità dei dati presentati, evitando giudizi qualitativi e auto celebrativi.

Approccio multistakeholder

In continuità con la stagione 2022/23, è stata aggiornata l’analisi di materialità – lo strumento tecnico con il quale si definiscono gli impatti – attraverso il coinvolgimento diretto dei manager e la mappatura degli stakeholder. Sono state così confermate le 13 tematiche materiali, tra cui l’etica di business, il supporto e sviluppo delle comunità e la catena di fornitura sostenibile. È paradossale che le aziende-società di calcio facciano sforzi verso questi obiettivi mentre l’Europa cancella ciò che essa stessa aveva approvato in merito alla dovuta diligenza versoi fornitori.

No al razzismo

Dicevamo dei gol sociali. Il primo riguarda il tema dell’accessibilità che per una squadra di calcio è fondamentale. Per questo c’è il programma Il Milan per tutti, che garantisce massima accessibilità e inclusione agli spazi fisici e digitali del club. Ci sono poi le iniziative di sensibilizzazione, come quella di luci speciali a San Siro. In occasione della partita tra Milan e Bologna, lo stadio si è illuminato contro ogni forma di razzismo, odio e pregiudizio, interrompendo il gioco e mostrando sui maxischermi la citazione di Martin Luther King: «L’oscurità non può scacciare le tenebre; solo la luce può farlo. L’odio non può scacciare l’odio; solo l’amore può farlo».

La frase di Martin Luther King ha illuminato San Siro contro le discriminazioni. Credit: AC Milan/Getty

Iniziativa lanciata dopo alcuni episodi di discriminazione avvenuti sui campi della Serie A nelle settimane precedenti.

Per la mamma

Sempre sul tema della sensibilizzazione per la Festa della mamma, la famiglia rossonera ha dato vita a Her name in the game, in cui gli spazi fisici e digitali del club hanno salutato la sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittima l’assegnazione automatica del cognome paterno ai figli.

Con la Fondazione

Queste iniziative, assieme ad altre sull’impegno ambientale presentate nel report, sono svolte direttamente dalla Società. A queste si aggiungono le attività della Fondazione Milan, una best practice riconosciuta che nella stagione 2023/24 ha raccolto oltre 700mila euro e sostenuto più di 5mila beneficiari in dieci Paesi del mondo. Tra i principali progetti della stagione, la Fondazione ha portato avanti, in collaborazione con fondazione Cdp e il Ministero della giustizia la promozione del reinserimento di giovani detenuti attraverso Play for the future.  I 57 partecipanti, ragazzi in gran parte minorenni, svolgono ora regolarmente attività sportiva, conducono colloqui di lavoro e seguono un percorso di orientamento lavorativo. Prima solo l’8,3% di loro praticava sport e il 5,6% si era affacciato al mondo del lavoro. Un altro progetto è stato l’inaugurazione dello Spazio Fontanelli, campo multisportivo riqualificato a Bruzzano, nella periferia milanese, dedicato alla memoria di Davide Astori, ex calciatore rossonero. Anche in questo caso, realizzata coinvolgendo istituzioni, associazioni e territorio. Senza dimenticare gli aiuti per le comunità colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna del 2013.

Strategia completa

L’impegno della società rossonera è dunque molto ampio, ha una prospettiva strategica, si integra nel “core business” e coinvolge una pluralità di soggetti. Oltre ad essere comunicato in modo costante e rendicontato con strumenti adeguati, con un approccio orientato al percorso ancora da svolgere non solo alla celebrazione del risultato raggiunto. Proprio per la compresenza di questi fattori, il Milan è sempre ai primi posti della nostra classifica.

Lotta per lo Scudetto… della sostenibilità

Migliorare è sempre possibile, anzi, doveroso. Certo, sarebbe anche giusto attendersi qualcosa in più da quelle società di Serie A che non hanno finora mostrato interesse a questi temi finché la normativa non le ha obbligate a nominare un responsabile sostenibilità nell’organico. Ricordiamo l’ultimo posto del Napoli campione d’Italia. Bisognerà poi vedere anche come le altre squadre con una bella tradizione di attenzione al territorio e nella nostra analisi hanno avuto punteggi alti, ad esempio il Cagliari, il Como e la Roma, si muoveranno nella prossima stagione. Anche rispetto alla rendicontazione (che è lo specchio di ciò che si fa e consente di valutare l’esistenza o meno di una strategia di lungo termine). Un possibile terreno di “scontro” ma, in questo caso è più giusto parlare di confronto, sarà quello della possibilità di integrare il report di sostenibilità nel bilancio finanziario, come richiesto dalla Csrd (indipendentemente da chi ne è obbligato o meno).

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Foto in apertura, ufficio stampa Ac Milan.

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