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Il nonno si arruola nel servizio civile

Impiegati come guardie ecologiche o a sorvegliare i percorsi casa-scuola, oppure per aiutare chi è in difficoltà: gli anziani sono un tesoro per la società.

di Francesco Di Nepi

Invecchiare bene. Non più soli e sentendosi parte attiva di una società che, più ricca di umanità, sia in grado di impegnare e accogliere degnamente anche le persone in età un po? avanzata, soprattutto se queste si danno da fare per il prossimo. Questo lo scenario sociale (futuro) che ha proposto le prima Conferenza governativa per il 1999, anno indetto e celebrato in tutta Europa dall?Organizzazione delle Nazioni Unite come l??Anno internazionale dell?anziano?. Un incontro che, promosso dalla ministra per la Solidarietà sociale Livia Turco, ha visto riunirsi nella capitale tutte le più importanti associazioni degli anziani e degli operatori pubblici e del privato sociale italiano. E il tutto è partito con la lettura di un comunicato giunto direttamente dal Presidente della Camera dei Deputati, Luciano Violante che in due righe, da Londra, ha salutato i tantissimi presenti e ha dato una risposta a chi era giunto a Roma per avere notizie sull?attesa legge sull?assistenza. Eccola, la risposta: il giorno 28 giugno, ha ?scritto? Violante, si terrà la riunione chiave per accelerare l?approvazione della legge quadro di riordino socioassistenziale, recante disposizioni per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali e che prevede un investimento statale di circa mille miliardi. Una legge che, presentata nel corso della conferenza dalla ministra Livia Turco e tuttora all?esame della diciassettesima Commissione della Camera dei deputati, si prefigge di adeguare politiche e progetti alle necessità e alle capacità di tutti. Attraverso la valorizzazione del non profit e delle professioni sociali, con l?introduzione stabile del Reddito minimo di inserimento per contrastare tutte le situazioni di povertà e attraverso una rete integrata di servizi alle persone (con particolare attenzione alle famiglie, ai minori, ai disabili agli anziani): la nuova rete dei servizi disegnata nel Primo piano nazionale sociale, ha spiegato Livia Turco, previsto dalla legge quadro dell?assistenza e delle politiche sociali, dovrà raccogliere la sfida della flessibilità. Prevedendo da un lato una serie di servizi che si adattino alle diverse situazioni familiari e personali, dall?altro quella di assicurare la massima autonomia di scelta sia all?anziano sia a chi vive con lui tentano di migliorargli l?esistenza. Una legge che, studiata, per cercare di combattere la solitudine, assume un?importanza notevole per tutte le persone in età matura: perché è stata redatta per consentire all?anziano di non lasciare mai la sua casa, sostenere la solidarietà tra familiari e vicini che si occupano di lui e di dargli, come alternativa alla casa e alla solitudine, una residenza collettiva a dimensione familiare. E siccome gli anziani non sono più (in realtà non sono mai stati) solamente dei soggetti passivi che ricevono dalla collettività senza dare in cambio nulla, ecco che dalla Conferenza di Roma è venuta fuori l?altra faccia del messaggio: per invecchiare bene gli anziani vogliono fare e, soprattutto, essere utili. In che modo? Basta estendere su scala nazionale ed ?istituzionalizzare? quello che centinaia di associazioni fanno già: rendere sicuri i parchi gioco per i bambini, tenere compagnia agli immigrati. Questi ed altri ?servizi civili? saranno previsti in un apposito disegno di legge di imminente presentazione al Consiglio dei Ministri. «Si tratta di una norma » ha detto Livia Turco, «chiamata Servizio volontario delle persone in età matura;,c eh si propone di creare una cittadinanza partecipe, solidale e responsabile, attraverso relazioni umane motivate dal sentimento del dono e della solidarietà. Naturalmente per realizzare tutto ciò i comuni che dovranno organizzare tale servizio saranno opportunamente finanziati». Legge sull?assistenza, servizio civile: tutte iniziative rivolte a chi, ormai, è padrone del territorio italiano: sono circa 13 milioni, infatti, le persone che sulla carta d?identità segnano oggi più di sessant?anni. Non solo. Secondo una ricerca dell?Istat, nel 2040 il gruppo di persone che potranno essere definiti anziani saranno il 41%. Le cifre Anziani over 60 oggi in Italia:12.600.000 uomini: 5.400.000 donne: 7.200.000 Famiglie italiane con un over 60:48,2% Famiglie con persona sopra i 65 anni:39% Famiglie composte solo da over 60:3.652.000 Durata media vita: 1995: uomini: 74,6 anni donne: 81 anni 2000: uomini: 87 anni donne: 90 anni Bisognosi di farmaci:65% di assistenza medica:88,7%


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