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Cronache russe

Il processo a Evgenia Berkovich e Svetlana Petriychuk sbarca a Cannes

Il regista russo Kirill Serebrennikov ha partecipato alla conferenza stampa al Festival di Cannes in occasione della première del suo film "Limonov" tenendo tra le mani una fotografia di Evgenia Berkovich e Svetlana Petriychuk il cui processo è iniziato a Mosca. Ecco di cosa sono accusate

di Alexander Bayanov

Kirill Serebrennikov a Cannes

È iniziato a Mosca il processo contro le autrici dell’opera teatrale “Finist yasnyj sokol”, Evgenia Berkovich e Svetlana Petriychuk, accusate di “giustificazione del terrorismo”.

Ricordiamo brevemente il caso, di cui avevamo già parlato lo scorso anno: Evgenia e Svetlana hanno messo in scena uno spettacolo che racconta il tragico destino delle donne convertitesi all’Islam e partite per raggiungere i propri mariti, combattenti per lo Stato Islamico, in Siria. Lo spettacolo è stato messo in scena con grande successo a Mosca e ha ricevuto il più alto riconoscimento teatrale nazionale, la Maschera d’Oro.

Prendendo a pretesto la pubblicazione su internet di una registrazione video della lettura dell’opera, gli investigatori hanno aperto un procedimento penale per “incitazione pubblica ad attività terroristiche, giustificazione pubblica del terrorismo o propaganda in favore del terrorismo”. Evgenia e Svetlana sono quindi state arrestate e rinchiuse in un centro di custodia cautelare, dove si trovano ormai da un anno. Nell’aprile 2024 sono state inserite nell’elenco delle persone coinvolte in attività estremiste e terroristiche.

Questo processo non solo è simile al “Processo” di Kafka, ma è completamente fittizio e basato su invenzioni degli investigatori.

Riportiamo alcune citazioni dei capi d’accusa:

“In un momento non stabilito con precisione dalle indagini, ma non successivo al 5 agosto 2019, trovandosi in un luogo non stabilito dalle indagini, S.A. Petriychuk, ideologicamente propensa alla giustificazione e alla propaganda del terrorismo, ha criminalmente deciso di giustificare e promuovere pubblicamente il terrorismo usando Internet, tramite la stesura di un’opera teatrale contenente cenni di giustificazione e propaganda del terrorismo, che dichiara cioè pubblicamente di riconoscere l’ideologia e la pratica del terrorismo come corrette, meritevoli di essere sostenute ed imitate, e che mira a diffondere informazioni volte a plasmare nelle persone l’ideologia del terrorismo, a renderla attraente e a giustificare la realizzazione di attività terroristiche.

Per portare a termine il suo intento criminale, Petriychuk S.A., in un momento non esattamente stabilito dalle indagini ma non successivo al 5 agosto 2019, trovandosi in un luogo non esattamente determinato dalle indagini, condividendo forme estreme e aggressive dell’islam, professando l’ideologia di azione violenta contro le autorità statali e le autorità locali e di intimidazione della popolazione e altre forme di azioni illegali tramite la partecipazione a gruppi armati illegali e organizzazioni terroristiche internazionali, essendo a conoscenza della presenza nel territorio della Repubblica araba siriana dell’organizzazione terroristica internazionale “ISIS”, che è stata riconosciuta dalla corte suprema della Federazione russa come terroristica, e la cui attività sul territorio della Federazione russa è stata proibita, essendosi fatta un’opinione positiva sulla sua attività, ed essendo cosciente del fatto che la suddetta organizzazione è stata riconosciuta come terroristica e che la sua attività è stata proibita sul territorio della Federazione Russa, agendo coscientemente e riconoscendo il carattere pericoloso delle proprie azioni, ha scritto l’opera teatrale “Finist yasnyj sokol”, che contiene cenni di giustificazione e di propaganda del terrorismo.

Successivamente, in un momento non esattamente stabilito dalle indagini, ma non successivo al 5 agosto 2019, trovandosi in un luogo non identificato dalle indagini, Petriychuk S.A., continuando a mettere in atto il suo intento criminale volto a giustificare pubblicamente e promuovere il terrorismo tramite Internet, si è rivolta a una persona non identificata, ignara dell’intento criminale, con accesso al sito web ufficiale del festival teatrale indipendente “Lyubimovka” “www.lubimovka.ru”, il cui compito principale è quello di promuovere nuove opere teatrali di autori sia nuovi che affermati, e che fornisce nuove opere a tutti sotto forma di letture del regista, nonché sotto forma di trasmissioni online, per proporre la pubblicazione del testo dell’opera “Finist yasnyj sokol”, che è stato accettato. In seguito una persona non identificata, ignara degli intenti criminali della Petriichyk S.A., e con accesso alla gestione del sito internet “www.lubimovka.ru”, che risulta accessibile gratuitamente agli utenti, ha pubblicato il testo dell’opera teatrale “Finist yasnyj sokol” il 5 agosto 2019 in un orario non esattamente determinato dall’indagine, scritto da Petriychuk S.A., fornendo l’accesso all’opera ad un numero illimitato di utenti della risorsa Internet.

Inoltre, in un momento non esattamente stabilito dalle indagini, ma non successivo al 30 settembre 2019, Berkovich E.B. trovandosi in un luogo non identificato dalle indagini, avendo convinzioni ideologiche di giustificazione e propaganda del terrorismo, è venuta a conoscenza del testo dell’opera teatrale “Finist yasnyj sokol”, dopo di che ha sviluppato un intento criminale volto a giustificare e promuovere pubblicamente il terrorismo utilizzando Internet mettendo in scena lo spettacolo, contenente cenni di giustificazione e propaganda del terrorismo, nei teatri.

Nel settembre 2019, l’indagine non ha stabilito un momento più preciso, Berkovich E.B., residente all’indirizzo Mosca, st. Kazakova, 8, p. 3, condividendo l’Islam nelle sue forme estreme e aggressive, professando la necessità di pressioni violente sugli organi governativi statali e locali, di intimidazione della popolazione e altre forme di azioni illegali attraverso la partecipazione a gruppi armati illegali e organizzazioni terroristiche internazionali, ha suggerito a S.A. Petriychuk, che ha accettato, di mettere in scena uno spettacolo basato sul testo dell’opera teatrale “Finist yasnyj sokol”. Successivamente, Petriychuk S.A. e Berkovich E. B. hanno sviluppato congiuntamente un’azione criminale volta a giustificare pubblicamente e promuovere il terrorismo utilizzando Internet, e hanno deciso di mettere in scena lo spettacolo “Finist yasnyj sokol” in vari teatri davanti a un numero illimitato di persone, di pubblicare il testo della riproduzione e le registrazioni video dello spettacolo su Internet. Petriychuk S. A. e Berkovich E.B. sono entrate dunque in una cospirazione delittuosa preliminare e hanno sviluppato un piano per commettere un crimine pianificato, dividendosi i ruoli criminali. Il ruolo criminale di Petriychuk S.A. consisteva nel fornire il testo dello spettacolo alle attrici, verificando durante le prove la corretta pronuncia e il rispetto dei ruoli loro assegnati. Il ruolo criminale di Berkovich E. B. consisteva nel selezionare le attrici e il personale tecnico per la produzione dello spettacolo, trovare i luoghi per le prove dello spettacolo, monitorare le prove, assegnare i ruoli alle attrici nello spettacolo, mettere in scena e rappresentare lo spettacolo in vari luoghi teatrali situati in varie regioni della Federazione Russa.”

La natura totalmente fittizia dell’atto d’accusa che abbiamo riportato sopra dice chiaramente la totale perversione del sistema giudiziario in Russia, che imbastisce accuse inventate e in cui gli investigatori agiscono come durante la repressione stalinista del 1937, quando le persone venivano accusate di essere spie di qualche Stato straniero e poi fucilate o deportate nei Gulag.

Evgenia Berkovich ha dichiarato in tribunale: “Mi è incomprensibile il rapporto tra me e questo insieme di parole “.

Il famoso regista russo Kirill Serebrennikov ha partecipato alla conferenza stampa al Festival di Cannes in occasione della première del suo film “Limonov” tenendo tra le mani una fotografia di Evgenia Berkovich e Svetlana Petriychuk. Il regista si è espresso a sostegno delle sue colleghe processate dalle autorità russe per lo spettacolo “Finist yasnyj sokol”: “Non hanno fatto nulla di male, hanno semplicemente messo in scena lo spettacolo. E sono in prigione da un anno con accuse inventate. Zhenya è madre di due figlie. Persone che non sono colpevoli di nulla vengono arrestate e tenute prigioniere per più con accuse inverosimili. Purtroppo non possiamo fare altro che dirvelo. Dobbiamo almeno dirlo, perché è inaccettabile. Bisogna fermare tutto questo”


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