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Il rebus dei vaccini

Farmaci. Antipolio, antidifterica e antitetano possono provocare gravi complicazioni?

di Alma Grandin

Alberto è vivo, ma a caro prezzo: ha 21 anni, è tetraplegico e respira grazie ad un respiratore automatico. All?età di 4 anni era stato dichiarato morto, come il gemello Andrea e l?altro fratello Marco deceduto all?età di sei anni. Morti inspiegabili, secondo i sanitari degli ospedali di Verona, dove la famiglia Tremante risiede. Solo più tardi si saprà la vera diagnosi sui decessi di Andrea e Marco: complicazioni neurologiche causate dalla vaccinazione anti-polio. Giorgio e Franca Tremante dopo aver perso due dei quattro figli, hanno continuato la battaglia contro le istituzioni sanitarie dimostrando l?incostituzionalità di una legge del 1966, che obbliga i genitori a sottoporre i figli alle vaccinazioni obbligatorie. Ed è di poche settimane fa la notizia che la Corte di Cassazione, si è espressa scagionando due genitori piemontesi che non volevano far vaccinare il proprio figlio. Le vaccinazioni obbligatorie sono anti-tetano, anti-difetrica e anti-polio. Ma mentre le prime due sono prodotte sinteticamente, l?anti-polio contiene virus vivi, attenuati, che in particolari condizioni possono ridiventare virulenti e causare oltre alla poliomielite anche altre malattie degenerative. Queste ipotesi sono state confermate- oltre che dal professor Giulio Tarro, assistente di Sabin, il ricercatore che ha messo a punto la vaccinazione anti-polio, e direttore della cattedra di virologia dell?università di Napoli – anche da 103 pubblicazioni scientifiche internazionali che dimostrano come il vaccino anti-polio contiene, tra gli altri, virus oncogeni, cioè capaci di stimolare tumori. Ma non è tutto. Immunologi italiani hanno scoperto che le vaccinazioni possono causare la sindrome di West, una malattia che dà convulsioni ed epilessia. E il dottor Massimo Montinari, chirurgo pediatra al Policlinico di Bari e presidente dell?associazione Universo bambino, ha dichiarato che «molte reazioni alle vaccinazioni producono malattie autoimmuni come il diabete mellito, il morbo di Crohn, la rettocolite ulcerosa (malattie dell?intestino)». «I rischi esitono, nel caso del vaccino antipolio, per esempio, sono linmitati a un caso su un milione« dice Pierpaolo Mastroiacovo, responsabile scientifico dell?Asm, «quindi il gioco vale la candela. La bilancia rischi-benfici non rileva neppure la possibilità di un caso su un milione rispetto alla salvezza di un bimbo su cento». Per quel caso su un milione (come Giorgio)lo Stato prevede un indennizzo per i danni causati dalle vaccinazioni (legge 210/92), ma l?Italia rimane ancora l?unico Paese al mondo che mantiene l?obbligatorietà per ben 4 vaccinazioni (dal 1991 anche l?anti-epatite-B). La ricerca scientifica, intanto, ha fatto enormi passi avanti nel campo della prevenzione: «Oggi è possibile prevenire i danni da vaccinazione», sostiene il dottor Montinari, «Basta un?attenta visita pediatrica, per escludere eventuali malattie infiammatorie in atto, ed un prelievo di sangue per valutare la cosiddetta ?sottopopolazione linfocitaria? (ticket lire 6.000). Se dall?anamnesi familiare dovesse risultare la presenza di lupus eritematoso sitemico, diabete mellito, psoriasi, malattie allergiche come asma, dermatite atopica o celiachia, nello stesso prelievo si deve aggiungere anche la ?tipizzazione tessutale HLA (A,B,C) e HLA,DR,DQ? (ticket lire 70 mila) da eseguirsi presso un laboratorio di ematologia o immunogenetica. E dall?esito di queste analisi si può decidere se è il caso di vaccinare o meno il neonato». Ma se bastano poche lire per prevenire i danni da vaccinazione, perché lo Stato preferisce pagare centinaia di milioni di indennizzo e non modifica una legge che ci vede ultimi tra i Paesi evoluti? Numeri utili Asm – Associazione per lo studio delle malformazioni tel. 02/72010649 Linea Verde Istituto Superiore della Sanità Telefono 167/869186 Dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 16.00 Universo Bambino tel. 080/5054475


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