Sostenibilità

Il verde è un bene Comune

Sostenibilità, un'indagine racconta i passi avanti degli Enti Locali. E mette in luce le mancanze

di Redazione

Oltre l’80% degli enti locali italiani ha messo in campo interventi di energia sostenibile, in particolare (oltre il 60%) si è concentrata sugli impianti solari, ma anche sull’efficienza energetica.  Ancora insufficiente, invece il bilancio dell’applicazione di interventi per il Green Management, vale a dire l’utilizzio di certificazioni (Emas, Iso), del bilancio ambientale e di sostenibilità, della misurazione della carbon footprint: solo il 40% degli enti locali utilizza uno di questi strumenti.

Sono alcuni dei numeri contenuti risultati dell’indagine su scala nazionale “Gli enti locali verso Rio + 20″ (clicca a lato per scaricarne una sintesi). Obiettivo:  rilevare in modo aggiornato il profilo e le esperienze di un campione di Enti Locali rispetto ai due temi chiave del Summit ONU per lo Sviluppo Sostenibile 2012 “Rio +20”: da un lato la green economy, dall’altro il tema della governance e della partecipazione. L’indagine, che si è svolta dal 20 aprile al 20 maggio, è stata promossa presso gli Enti Locali dal Coordinamento A21L Italiane e da Focus Lab, col patrocinio della Regione Emilia-Romagna.

L’indagine è avvenuta su un campione di 112 enti locali (comuni, regioni, province e altri enti pubblici).

Energia e mobilità sono i temi su cui gli enti locali si sono spesi di più. Con l’80% degli enti interpellati che ha adottato interventi di green energy (in gran parte impianti solari e fotovoltaici, pianificazione energetica e interventi di efficienza energetica) e il 58% che ha provato a cambiare la mobilità. Su quest’ultimo fronte, a farla da padrone, è la bicicletta: quasi metà degli enti locali ha messo in campo interventi per le piste ciclabili. Percentuali molto più esigue per altri esperimenti, come mezzi elettrici o ibridi, car sharing e car pooling ecc..

Altro fronte: il cosiddetto green procurement, vale a dire la sostenibilità applicata al rapporto coi fornitori. Il 66% degli enti locali ci ha lavorato, in particolare sul fronte della carta.

 L’altro grande fronte su cui si concentra l’indagine è quello della governance, in particolare dell’apertura alla partecipazione dei cittadini e della trasparenza. Il 64% degli enti adotta politiche di partecipazione: consultazione/ascolto (oltre il 50%), partenariati e progettazione partecipata (poco sopra il 25%). Lo strumento più utilizzato? Assemblee pubbliche informative (oltre il 50%), menbtre ancora stentano a decollare forme più innovative come i forum di discussione sul web o gli strumenti multimediali. Ancora peggio se si guarda alle tecniche codificate a livello internazionale su questo fronte (Scenario Workshop EASW,  Open Space Technology, Bar Camp, World Café). Come a dire: partecipazione sì, ma ancora troppo fai da te.

 

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