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Il Vietnam riparte dall’Irlanda

Dal 2009 c'erano forti difficoltà ad adottare in Vietnam, dopo l'emersione di alcuni illeciti. In questi anni il paese ha migliorato le sue procedure. E a settembre riparte dall'isola verde

di Redazione

Il Vietnam riparte con le adozioni internazionali. Lo fa con l’Irlanda, con cui a settembre firmerà un accordo. Lo ha annunciato l’Authority per le Adozioni d’Irlanda (AAI) e a darne notizia in Italia è AiBi. L'AAI «è lieta di annunciare che è gli accordi amministrativi con il Vietnam sono ormai ampiamente condivisi. Si spera che l'accordo per definire le modalità amministrative sarà firmato nel corso di una visita in Irlanda dal ministro della Giustizia vietnamita nel mese di settembre, ospitato dal Ministro per l’Infanzia Ms. Frances Fitzgerald TD». Tra il 2001 e il 2010 il Vietnam è stato il secondo maggior Paese di provenienza dei figli adottivi irlandesi dopo la Russia.

Un fortissimo rallentamento delle adozioni era arrivato nel 2009, dopo che le autorità locali avevano emesso sei condanne per adozioni illecite: «È questo un ottimo indicatore della volontà delle autorità vietnamite di porre fine alle pratiche illecite nel campo dell’adozione internazionale» aveva detto Graziella Teti, responsabile del settore adozioni internazionali del Ciai. Il Vietnam è uno dei Paesi con la più bassa età media dei minori (nel Rapporto statistico sul 2011 la Cai la dava a 1,5 anni). In Italia nel 2011 sono stati adottati 142 minori vietnamiti, il 3,5% dei  4.022 totali. L’anno prima erano stati il doppio, 251. Il record storico nel 2008, con 313 minori entrati.
 

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